Verso Saluzzo Monviso 2024 propone “Il paradigma metromontano alla prova”

11 maggio 2021 | 13:28
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Verso Saluzzo Monviso 2024 propone “Il paradigma metromontano alla prova”

L’incontro online con Filippo Barbera per definire una nuova centralità della montagna, lungo il percorso di candidatura a Capitale italiana della cultura 2024

Saluzzo. La città metropolitana non esiste. La superficie montana della Città metropolitana di Torino è pari, infatti, al 52% del territorio e prevale sia su quella collinare (21%) e sia sulla pianura (27%); su 315 Comuni, inoltre, ben 143 sono classificati come “montani” e il 36% di questi ha meno di 1.000 abitanti. Ma per essere colta, l’innovazione “metromontana” richiede una inversione dello sguardo: questo sarà il tema del terzo incontro Verso Saluzzo Monviso 2024.

Protagonisti: Paolo Verri, direttore pro bono della candidatura e il sociologo Filippo Barbera, professore di Sociologia Economica all’Università di Torino che si occupa di innovazione sociale, economia fondamentale e sviluppo delle aree marginali. Partecipano: Marco Bussone, presidente Uncem, Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, Antonio De Rossi, professore di progettazione architettonica e direttore dell’istituto di architettura montana del Politecnico di Torino, che si occupa da tempo di trasformazioni contemporanee del territorio e del paesaggio alpino ed è autore di molti progetti di rigenerazione dei territori montani. Presenti anche Maurizio Dematteis, direttore del webmagazine Dislivelli.eu, che si occupa da sempre di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini, e Mariolina Pianezzola, direttrice del GAL Tradizione Terre Occitane, che racconterà del lavoro sinergico del GAL con le comunità delle Terres Monviso.

Sono trascorsi poco più di vent’anni dalla grande intuizione di Rinaldo Bontempi sulla necessità di ri-unire città e montagna, Torino e le sue Alpi. Fu la base del progetto olimpico, ma non purtroppo della sua eredità. Vent’anni dopo, studiosi, politici, operatori economici e culturali concordano che si deve ritornare a quella idea ma in modo quasi opposto. Non avvicinare la montagna alla città ma, viceversa, portare i valori della montagna all’interno della pianura da cui nasce e a cui dona acqua e prospettiva. Come fare senza perdere identità e qualità del paesaggio? Attirare risorse, aumentare il numero degli abitanti prima ancora che dei turisti, è davvero cosa buona e giusta? Quali sono i percorsi amministrativi e istituzionali e quali le opportunità della programmazione nazionale ed europea? Tutte le domande saranno affrontate e discusse durante l’incontro, senza timore di produrre idee ed esempi concreti, perché l’intento di Saluzzo Monviso 2024 è quello di innovare la propria azione di candidatura attraverso momenti di apprendimento e di confronto su grandi temi per attivare un processo collettivo e condiviso che guardi oltre il 2024, a una rinascita di luoghi e comunità, a uno sviluppo rispettoso delle loro peculiarità ma al contempo capace di uno sguardo nuovo, consapevole e plurale.
L’incontro sarà trasmesso in live streaming sulla pagina Facebook SaluzzoMonviso2024. L’ultimo appuntamento sarà in programma venerdì 21 maggio: con Mauro Berruto, ex ct della Nazionale maschile di pallavolo, si parlerà di sport come motore del territorio.

FILIPPO BARBERA

Professore ordinario di sociologia economica e del lavoro presso il Dipartimento CPS dell’Università di Torino e fellow presso il Collegio Carlo Alberto. Si occupa di innovazione sociale, economia fondamentale e sviluppo delle aree marginali.
Tra le sue recenti pubblicazioni, ricordiamo: Innovatori sociali, Bologna, Il Mulino, 2019 (con Tania Parisi), Economia Fondamentale, Torino, Einaudi, 2019 (come “Collettivo per l’economia fondamentale”) e Metromontagna (a cura di, con Antonio De Rossi, in corso di stampa, Donzelli). Ha partecipato al progetto collettivo “Riabitare l’Italia”, pubblicato da Donzelli, 2018 (a cura di Antonio De Rossi), è membro del Forum Diseguaglianze e Diversità e del Direttivo dell’associazione “Riabitare l’Italia”.