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“Ospedale in città e corpo di polizia rafforzato”: la Cuneo di Boselli sindaco

8 maggio 2021 | 08:51
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“Ospedale in città e corpo di polizia rafforzato”: la Cuneo di Boselli sindaco

Il candidato alle comunali del 2022 è “tranchant” anche su un’altra annosa questione cittadina: “Il parcheggio in piazza Europa non si farà e alla piazza saranno subito applicati interventi di restauro per conservarla come monumento all’ecologia e alla difesa dell’ambiente”

Cuneo. Nove anni dopo le “primarie della discordia” che portarono alla rottura del centrosinistra e all’inizio dell’epopea Borgna, l’ex vicesindaco di Cuneo, Giancarlo Boselli, torna in pista candidandosi alle elezioni comunali del 2022. A dire il vero, l’ex numero 2 di Alberto Valmaggia non si è mai defilato completamente dall’agone politico cittadino. Sia attraverso il “Laboratorio Democratico” sia personalmente, infatti, non sono mancati in questi anni gli attacchi (anche pesanti) all’operato amministrativo comunale. Contrario all’ospedale unico al Carle, contrario al parcheggio sotterraneo di piazza Europa, Boselli si presenterà alle elezioni della prossima primavera a capo di una lista chiamata “Indipendenti”.

Sig. Boselli, manca all’incirca un anno alle prossime elezioni comunali cuneesi, ma lei ha già annunciato la sua candidatura come indipendente e depositato il simbolo. Diciamo che si è mosso per tempo.
I tempi giusti sono essenziali in ogni cosa e soprattutto nelle competizioni. Siamo in una fase di preparazione, che si concluderà dopo l’estate. Solo in quel momento ci sarà l’annuncio ufficiale della mia candidatura a Sindaco indipendente e la presentazione del simbolo che abbiamo in effetti già depositato e della struttura organizzativa della lista degli INDIPENDENTI.

Da alcuni mesi lei evidenzia attraverso social e giornali le problematiche legate alla sicurezza della zona compresa tra corso Giolitti e il Movicentro. Crede che sarà una tematica cruciale della prossima campagna elettorale? Pensa che le indicazioni che verranno proposte dai vari candidati per la soluzione dei problemi potranno essere decisive ai fini del risultato?
Si, penso che sarà un argomento importante. Il sindaco e la giunta cercano di sminuire il problema. Invece, la situazione è grave e peggiorerà con l’arrivo  dell’estate. Per questo ho fatto un appello alla calma e alla razionalità.  Ma non ci si deve rassegnare.  La situazione di disagio che da molto tempo colpisce, in modo particolare il quartiere di Cuneo Centro (ma come si è visto può allargarsi facilmente ad altre parti della città), sta aumentando  la rabbia degli abitanti della zona che stanno subendo l’indifferenza e l’inerzia dell’amministrazione. Occorre agire, attraverso soluzioni assistenziali, che creino lavori socialmente utili per queste persone, affinché molti di loro non passino le giornate bighellonando, andando in giro senza una meta, o in assembramenti dediti a largo uso di alcolici. Agire da un punto di vista dell’ordine pubblico, con interventi più energici, più attenti e mirati.  È molto tempo che si chiedono queste cose e un pattugliamento fisso di due agenti a piedi. Ma nessuna risposta. Ringrazio gli abitanti dei diversi quartieri della città per i messaggi che sto ricevendo e che mi spronano a partecipare al cambiamento dell’attuale situazione.

A riguardo, ha personalmente consegnato al sindaco Borgna un dossier dettagliato. Quale seguito ha avuto questa sua azione?
Nessuna risposta per mesi. Poi, quando ho pubblicato sui social il messaggio che gli avevo inviato, il sindaco mi ha risposto dicendo che la mia analisi era ingenerosa, che sapevano già tutto e che tutto pian piano sarebbe andato a posto.  Ma le cose non vanno a posto da sole.

Ha dichiarato pubblicamente di voler coinvolgere di più, portandoli anche nelle Commissioni Consiliari permanenti con diritto di parola, i Comitati di Quartiere. Quale valore aggiunto crede possa apportare un dialogo costante con i rappresentanti delle varie aree della città?
Per il Sindaco e la Giunta i quartieri e le frazioni sono un fastidio, una perdita di tempo. Invece sono un valore aggiunto, conoscono il territorio e attraverso la loro Consulta guidata bene dal Presidente Andrea Odello, hanno fatto e fanno proposte concrete, inquadrate in un ottica di utilità collettiva e per tutta la città. Ma sono inascoltati e spesso anche trattati come soggetti sgraditi. Vanno ascoltati e devono contare e entrare nelle commissioni permanenti. Il Sindaco non può aspettarsi che obbediscano sempre e dicano sempre di si in cambio di interventi nelle frazioni e nei quartieri magari considerati amici. È un rapporto peloso e sbagliato. I Consiglieri non devono temerli ma avere con loro collaborazione reciproca. Il fatto è che molti consiglieri oggi sono completamente assenti. Non conoscono le vie e le strade di quartieri e frazioni. In più la macchina della struttura comunale è abbandonata a se stessa. Apparato e amministratori non comunicano più da molto tempo e la responsabilità è nel distacco degli assessori dai dirigenti e dai dipendenti che patiscono la disorganizzazione provocata dal sindaco destrutturando e dividendo settori che non sanno più a chi rispondono.

Recentemente ha anche parlato di lavoro, interrogandosi su quale futuro è lecito attendersi per Cuneo sotto questo punto di vista. Ci può esporre le sue idee a riguardo, anche in funzione di come il mondo lavorativo e professionale cambierà in seguito alla pandemia?
Tutto è in forte cambiamento anche per effetto della pandemia. È in atto una sfida che ci riguarda più direttamente e da vicino. Dove possiamo far crescere l’occupazione nella nostra città e nel bacino dei comuni che fanno la grande Cuneo? In modo particolare a fronte di molti settori che sono saturi e anzi ridurranno ancora gli occupati ed  altri che non assumeranno più o lo faranno poco. Abbiamo risorse già esistenti e che non vanno create, prodotte, esistono già e vanno sviluppate. Intanto si deve difendere la più grande azienda della città, l’Ospedale, che deve rimanere dove con lungimiranza venne collocato, ricostruito sull’attuale sito Santa Croce. Il suo alto livello di servizi e quindi l’occupazione,  in quel settore può crescere solo se la sanità cuneese avrà la capacità di raggiungere di nuovo altissimi gradi di qualità nelle sue strutture soprattutto. Altrimenti anche la sanità cittadina perderà molti posti di lavoro. Il capoluogo con il suo parco fluviale e il suo polo  canoistico,  le sue vallate con montagne attrattive tutto l’anno, possono essere protagoniste del rilancio dell’ economia e dell’occupazione locale. I settori del turismo, quello alberghiero e della ristorazione, del commercio e degli sport di montagna ( maestri di sci e guide alpine) non solo invernali, anzi, se ben coordinati, possono creare una grande sinergia e attrattiva sul nostro territorio, dando impulso all’agricoltura e all’allevamento di qualità di cui possediamo ottime risorse. Anche il settore dello spettacolo e della musica ha grandi opportunità da offrire per integrarsi con gli altri e rendere più attrattive le nostre valli e la nostra città. Bisogna avere coraggio di investire in questi settori, di lavorare insieme alle comunità montane e agli altri comuni, il coraggio di fare marketing per far conoscere all’Italia e all’Europa il nostro territorio e le risorse che già oggi, semisconisciute, attraggono un buon numero di visitatori. Una grande Cuneo che deve mettere insieme risorse e forze finanziarie per sostenere le imprese, soprattutto le nuove e buone idee di impresa legate al territorio. Con un’universita di agraria che è quella su cui puntare in modo prioritario per il nostro territorio, per la ricerca e il legame forte con il settore. Ma serve un salto di qualità. Rompere l’isolamento stradale e ferroviario che la il Sindaco ha accettato fino ad oggi. Dare spazio all’Areoporto collegandolo ad almeno due hub europei importanti, per convogliare sulla nostra bella provincia un numero alto di visitatori. Solo così l’occupazione avrà un futuro più solido e buono.

Come verrà composta la sua squadra?
I candidati al Consiglio comunale saranno certo una sorpresa. Volti non noti alla politica ma notissimi nei loro ambiti. Molte donne legate alle diverse professioni e attività lavorative. Probabilmente più degli uomini. Molte e molti giovani. Per la Giunta persone esperte è altamente qualificate nei ruoli specifici che andranno a ricoprire.

Cosa succederà nei primi 100 giorni della sindacatura Boselli?
Ovviamente anche molte cose sono state fatte bene da tutte le amministrazioni passate. La nuova giunta si muoverà però in modo  più veloce e con un lavoro intenso. Non con una sola riunione alla settimana. Gli assessori dovranno dedicarsi a tempo pieno al loro incarico. Non ci sarà posto per chi non garantisce questa scelta. Modificheremo le delibere sulla sanità. L’ospedale resterà in città. Il Parcheggio in piazza Europa non si farà e alla piazza saranno subito applicati interventi di restauro per conservarla come monumento all’ecologia e alla difesa dell’ambiente.
Una riorganizzazione della macchina comunale in tutti i settori. Del corpo della Polizia che sarà rafforzato, vicino alle cittadine e ai cittadini, presente nelle strade e sotto la responsabilità diretta del Sindaco. Una presa diretta con i quartieri e le frazioni per affrontare concretamente le loro richieste e proposte, con tutte le categorie economiche per rispondere il più possibile alle loro priorità. Il primo Bilancio sarà fondamentale per concentrare le risorse nella direzione che ho tracciato. Per abolire sprechi di spesa per lavori e attività di molti settori che vengono dati in appalto e potrebbero esser fatte direttamente a costi minori, di più e meglio.

Un’ultima cosa. Perchè un cuneese dovrebbe votarla?
L’amministrazione di una città non può diventare una lotta tra destra sinistra e centro prescindendo dalla concretezza e dal buon senso. Non deve essere la casa dei professionisti della politica a vita. Dev’essere prima di tutto la ricerca di soluzioni alle questioni concrete e ai veri problemi della città. Disponibilità al confronto e alla discussione con tutti, per decidere bene, con soluzioni in tempi rapidi. Non sono vincolato a nessuno, a nessun partito. Per questo, insieme, possiamo fare cose che altri non possono fare proprio per questi limiti.  Mi rivolgo in particolare a quel 40 per cento e anche oltre nei quartieri più dimenticati, della popolazione che non vota più per delusione e sfiducia nei partiti. C’ è l’occasione di cambiare ritornando al voto per dare un futuro diverso e migliore a Cuneo