Cuneo, manifestazione a sostegno della Palestina nella piazzetta del Municipio

18 maggio 2021 | 20:18
Share0

Si è tenuto a partire dalle 18 il presidio di solidarietà alla causa palestinese organizzata dal Comitato cuneese per la Pace e la Giustizia in Palestina

Si è svolta questa sera alle 18 in Largo Audiffredi la manifestazione a sostegno della Palestina, a seguito dei terribili fatti di cronaca che provengono dalla regione da qualche giorno a questa parte. Un presidio enormemente partecipato, vista la folla accorsa per dare sostegno, anche soltanto con un coro o uno slogan, allo stato palestinese e alla popolazione della Striscia di Gaza, come sempre la più colpita quando scoppia la tensione con Israele. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato cuneese per la Pace e la Giustizia in Palestina. Tra i partecipanti diversi palestinesi, molti musulmani ma anche tantissimi italiani, soprattutto giovani, tra i più attivi sui social in questi giorni per arrivare dove, spesso, i media tradizionali non riescono a giungere, ovvero al racconto oggettivo dei fatti che accadono nella Striscia.

Tra i partecipanti anche diversi volti noti della politica e della cultura cuneese. Il portavoce che ha inaugurato i discorsi in merito, è stato il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo Gigi Garelli che aveva appena ricevuto l’assenso della prefetta a farsi portavoce per la Città di Cuneo della lettera aperta al Presidente Mattarella, al premier Draghi e ai ministri degli esteri per invitare l’Italia a cercare di trovare una soluzione definitiva al problema, resa pubblica negli scorsi giorni. La parola è poi passata alla presidentessa della sezione ANPI di Cuneo Ughetta Biancotto, che nel suo discorso è partita dalla dichiarazione di una ragazza ebrea che ha dichiarato: “Mio nonno non è sopravvissuto ad Auschwitz per bombardare Gaza!”, per sensibilizzare sul fatto che rendersi conto e criticare la politica israeliana nei confronti della Striscia di Gaza, non significa in alcun modo essere antisemiti o dimenticare la storia. “Meno male che esistono i social network – ha continuato la Biancotto – senza l’attività sui social specialmente dei giovani, sapremmo ancora meno di quel che accade in quei luoghi. Le guerre contro gli innocenti non possono più essere tollerate, bisogna dare pieno sostegno al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi della Terra!”.

Hanno poi preso la parola diversi rappresentanti della comunità musulmana di Cuneo, il cui coro unanime è compatto e generalizzato. “Ognuno ha diritto di vivere e di professare la propria fede in libertà, bisogna fermare i conflitti” ha detto una ragazza, visibilmente commossa. Particolarmente interessante è stato l’intervento di Selma, ragazza musulmana tra le più attive nella manifestazione, guidando i cori “Free Palestine!” e “Israele via, via, Palestina casa mia”, che hanno fatto da colonna sonora al presidio per tutta la sua durata. “In questi giorni – ha detto la giovane ragazza – io nel mio piccolo ho cercato di sensibilizzare il più possibile i miei amici e coetanei, troppo spesso non attivi sulla questione. Sono arrabbiata perchè mi sento sempre rispondere che non si conosce a fondo la questione. Tale motivazione non regge perchè basta leggere e informarsi per capire ciò che sta accadendo, non serve una laurea. Persino Dante ha piazzato nell’anti Inferno gli ignavi, coloro che non prendono posizione e per prendere posizione basta informarsi! Preferisco fare lo 0,1% che essere in grado di decidere le sorti del conflitto con una telefonata e non agire!“. Selma ha infine posto l’accento su una questione cruciale per quanto riguarda la questione israeliano-palestinese, ovvero la sua tenuta non politica. “Non c’entra essere musulmani o no, essere di destra o di sinistra. È una questione umanitaria e, come tale, dovrebbe riguardare tutta l’umanità. Ognuno ha la propria coscienza e decide come agire per proprio conto. Mi chiedo solo come facciano a dormire la notte coloro che non sono qui oggi e che non sostengono questa causa!“. Gli stessi concetti sono stati ribaditi in tutti gli altri interventi, compresi quello di Ugo Sturlese e quello di altri rappresentanti della comunità musulmana di Cuneo.

Alla fine del presidio tutta la folla accorsa ha intonato Bella Ciao, “canzone di libertà e di pace conosciuta in tutto il mondo” come l’ha definita Ughetta Biancotto.