I sindacati della Polizia Penitenziaria manifestano contro le molte criticità nel carcere di Cuneo

27 maggio 2021 | 10:29
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I sindacati della Polizia Penitenziaria manifestano contro le molte criticità nel carcere di Cuneo

Nodi della protesta le condizioni di lavoro estenuanti per i poliziotti e la carenza di personale specializzato nei vari ruoli, che i sindacati denunciano da molto tempo.

Le Organizzazioni Sindacali del Corpo di Polizia Penitenziaria di Cuneo (OSAPP – SINAPPE – UILPA P.P. – USPP – FSA CNPP) manifestano in data odierna per evidenziare le molteplici criticità presenti presso la Casa Circondariale di Cuneo.

Da mesi le OO.SS. hanno segnalato alle Autorità dirigenziali locali e al Signor Provveditore, condizioni di lavoro estenuanti per i Poliziotti, principalmente dovute a discutibili organizzazioni dei turni di servizio nonché alla già segnalata e oramai notoria carenza di personale nei vari ruoli. I sindacati dichiarano che “nessuno si è degnato di risolvere ma nemmeno di ascoltare tali problematiche”.

Queste OO.SS. pubblicamente chiedono che venga immediatamente assegnato un Direttore in via permanente tale da evitare il “via vai” di Direttori in missione da altri Istituti della penisola. Tale richiesta si giustifica sulla scorta della circostanza che il carcere di Cuneo detiene anche ristretti in regime di 41 bis O.P. Inoltre, viste le inascoltate segnalazioni si chiede che si valuti l’opportunità dell’immediato avvicendamento del Comandante di reparto con il quale in tutti questi anni i sindacati hanno lamentato “una difficoltà di dialogo nonché, a parere degli scriventi un eccessivo utilizzo dello strumento disciplinare”.

Continuano le Organizzazioni: “Ad oggi si rileva un vero e proprio muro insormontabile che impedisce qualsivoglia sereno confronto per un corretto svolgimento delle delicate mansioni che svolgono i poliziotti da noi rappresentati. Pretendiamo che:

 – vengano rispettate le normative in materia di corrette relazioni sindacali;

– vengano rispettati gli Accordi in materia di organizzazione del lavoro;

– vengano rispettati i diritti soggettivi del personale sui congedi e sui riposi settimanali;

– vengano rispettate le legittime aspettative del personale sulla mobilità interna e sui servizi;

– vengano rispettati i RUOLI e le anzianità di servizi;

– venga rispettata la SICUREZZA degli operatori e del personale sanitario/civile che NON può essere garantita con strumenti di sorveglianza guasti o retrogradi;

– vengano forniti strumenti di difesa personale idonei ad evitare le aggressioni dei detenuti;

–  venga valorizzato e apprezzato lo sforzo che i poliziotti quotidianamente garantiscono per la collettività.”

Infine le Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria dichiarano che la protesta non cesserà fino a quando non verranno prese in seria considerazione le legittime richieste del personale e si preannuncia fin d’ora e nel rispetto della normativa di settore che verranno attuate forme di protesta più incisive, non ultimo il coinvolgeranno dell’opinione pubblica, i media e le autorità politiche del territorio.