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Gribaudo (PD): “Urgente risolvere mancanza di personale nel distretto ASL cuneese”

30 maggio 2021 | 19:24
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Gribaudo (PD): “Urgente risolvere mancanza di personale nel distretto ASL cuneese”

C’è un’emergenza sanitaria parallela al Covid, relativa al disagio psichico tra adolescenti ha commentato la deputata

Anche l’onorevole Gribaudo ha voluto rimarcare le problematiche del distretto ASL Cn1 accentuata dal periodo Covid.

Il Centro Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL1 Cuneo attende l’assunzione di un dietista da mesi. Si tratta di una figura indispensabile nel percorso terapeutico delle persone, soprattutto degli adolescenti, affette da disturbi quali anoressia nervosa, bulimia. Il numero di tali episodi sta crescendo in modo preoccupante, come conseguenza del periodo di isolamento e solitudine derivati dai lockdown dei mesi scorsi. Non è possibile che nel centro DCA di Cuneo non si riesca ad avere un dietista”, ha dichiarato la deputata cuneese del PD, Chiara Gribaudo.

Non lasciamo da sole e da soli questi ragazzi. Nel Decreto Sostegni il PD è riuscito ad introdurre 20 milioni di euro destinati al reclutamento straordinario di personale, e chiederemo ancora più fondi. Ma se a livello locale non si riesce nemmeno ad assumere uno specialista, si vanifica qualsiasi sforzo. Mi rivolgo all’assessore alla Sanità Icardi, e mi auguro che anche attraverso la nomina del nuovo direttore generale Giuseppe Guerra si possa risolvere quanto prima questa grave mancanza dell’ASLCn1.”

C’è un’emergenza sanitaria parallela al Covid, relativa al disagio psichico tra adolescenti – prosegue la deputata dem – che ha investito anche il nostro territorio. Si parla tanto di ripartenza, ma la ripartenza più importante deve essere dedicata a chi ha sofferto di più, in particolare nelle generazioni più giovani. E non dobbiamo dimenticarci, di chi già soffriva prima della pandemia e con le chiusure si è trovato bloccato in una situazione di forte abbandono. Mai come ora – conclude – abbiamo bisogno di ricostruire comunità inclusive, proprio perché l’inclusività nasce anche da luoghi in cui persone sanno dare una nuova prospettiva alla vita dei più deboli.”