A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele

14 maggio 2021 | 20:25
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A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele
A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele
A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele
A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele
A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele
A Cuneo di fronte alla Sinagoga la manifestazione di solidarietà ad Israele

Un evento organizzato dalla Comunità ebraica di Cuneo che ha visto la partecipazione di molti esponenti della politica locale, di entrambi gli indirizzi politici. Alla fine pacifica contestazione da parte di alcuni portavoce della causa palestinese

Si è tenuta alle 18 di oggi la manifestazione di solidarietà nei confronti di Israele organizzata dalla Comunità ebraica di Cuneo e da Carlo Benigni, Presidente dell’Unione Associazioni Italia-Israele. L’evento ha visto la partecipazione di molti esponenti politici del cuneese che hanno deciso di appoggiare la causa israeliana a seguito dei drammatici fatti di cronaca che stanno dominando le prime pagine in questi giorni.

Nel suo intervento, in apertura di manifestazione, Carlo Benigni ha ribadito le ragioni per cui si è deciso di organizzare tale evento, ovvero sostenere in tutto e per tutto la politica israeliana, l’unica democratica nel Medio Oriente, di fronte agli attacchi di Hamas, che ha nel suo manifesto programmatico l’eliminazione dello stato israeliano. “Ogni equidistanza tra aggrediti e aggressori è ipocrita e immorale. Hamas opprime la popolazione di Gaza e destina le risorse finanziarie messe a disposizione dalla comunità internazionale per armamenti (razzi, droni) e per tunnel sotterranei, con lo scopo di uccidere quanti più israeliani possibile. Israele è un Paese multietnico, e garantisce tutti i diritti a tutti i cittadini, compresi gli arabi israeliani, ben rappresentati in Parlamento e nelle istituzioni.Israele si difende alacremente, grazie a strumenti militari tecnologicamente all’avanguardia (come i missili Iron) e un apparato di giovani militari che sono perfettamente consci del fatto che il loro nemico desidera scacciarli dalla loro terra, ma la situazione è chiara: non è Israele che attacca“.

È poi intervenuto nel dibattito anche il senatore Bergesio (Lega Nord), il quale ha sottolineato, in linea con quanto espresso in questi giorni dal suo partito, quanto sia “Assordante il silenzio sulla vicenda da parte dell’ONU. Una terra di Resistenza come Cuneo non può che appoggiare la causa israeliana contro l’aggressione dei terroristi di Hamas, con cui non si può né si devono fare accordi. Le democrazie occidentali dovrebbero sostenere l’unico paese democratico in una regione politicamente instabile. Pertanto Viva Israele, Viva l’Italia e Viva Cuneo che ha appoggiato una manifestazione di questo tipo“. Sulla stessa linea di pensiero anche l’Assessore Mauro Mantelli, che ha sostenuto come l’UE abbia definito Terroristi i membri di Hamas ma che difficilmente prende una posizione netta sulla vicenda. “Hamas è sostenuta anche da molte democrazie occidentali e non è giusto dare sostegno ad un gruppo di estremisti“. Mantelli ha poi anche fatto cenno alla Turchia, storica alleata di Israele, che in questi giorni, pur di andare contro all’Unione Europea, ha espresso parole di distacco nei confronti di Netanyahu.

La parlamentare di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro e l’avvocato leader di Italia Viva Cuneo Antonio Dell’Aversana hanno invece espresso il desiderio di pregare per le vittime di questa ennesima situazione di scontro tra Israele e i palestinesi, e la necessità di attuare un percorso culturale che spieghi la storia dello Stato di Israele nelle nostre scuole di ogni ordine e grado.

La manifestazione si è sviluppata in un clima di grande tranquillità e rispetto anche quando, verso la fine, sono comparsi alcuni giovani portavoce della causa palestinese, che hanno mostrato la bandiera della Palestina e l’hashtag “Free Palestine”.  I due gruppi non hanno interagito tra di loro.