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Presenza di salmonella gruppo c1, Ministero della salute ritira lotto di salame dai negozi

9 aprile 2021 | 07:45
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Presenza di salmonella gruppo c1, Ministero della salute ritira lotto di salame dai negozi
[immagine di repertorio]

L’avviso di richiamo di prodotti alimentari pubblicato ieri dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza. Se avete acquistato il prodotto in questione, non consumarlo e riportatelo al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto

Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per rischio microbiologico è stato lanciato in queste ore  dal Ministero della salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e al richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Questa volta il ritiro dagli scaffali dei negozi riguarda il richiamo di un salame di cinghiale. Il motivo dell’allerta alimentare è il rischio microbiologico: presenza di salmonella gruppo c1. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella dell’8 aprile 2021, ma sull’avviso di richiamo la data effettiva dei controlli veri e propri è quella di ieri, 7 aprile. La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Pepe nero salame di cinghiale a marchio Renzini.

Il prodotto è commercializzato dalla Renzini S.p.a. con sede dello stabilimento in via D.Renzini, 2 06019 Montecastelli (PG). Il marchio di identificazione del produttore è IT 645-L CE mentre il numero di lotto ritirato dalla vendita è 61104910. Il termine minimo di conservazione è il 24 Aprile 2021. Il salame è venduto in confezioni da 0,200 Kg. Nelle avvertenze si legge la richiesta di richiamo del prodotto, con comunicazione al consumatore di non utilizzare il prodotto e riportarlo ai punti vendita dove è stato effettuato l’acquisto. La scelta di richiamare il loto di salame è scattato a seguito di controlli a campione che hanno rilevato la presenza di salmonella in una unità su cinque unità campionarie. La salmonella è uno degli agenti batterici  più comuni nei casi di infezioni trasmesse da alimenti e può dare vita alla salmonellosi. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). La salmonellosi quindi viene trasmessa attraverso l’ingestione di questi cibi o bevande contaminate o per contatto ed è responsabile soprattutto di infezioni gastrointestinali che possono portare a sintomi come vomito, diarrea e dolore addominale. Per precauzione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il salame con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.