Sosia di Freddie Mercury vuole cantare senza mascherina davanti all’Ariston, fermato dalla polizia

4 marzo 2021 | 23:03
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Sosia di Freddie Mercury vuole cantare senza mascherina davanti all’Ariston, fermato dalla polizia

L’artista, al secolo Piero Venery, si è giustificato di fronte alle forze dell’ordine: con la mascherina non si capisce che sono “una leggenda”

Sanremo. «Voi rappresentate la legge, io rappresento una leggenda», sono queste le ultime parole pronunciate da Piero Venery, sosia della star dei Queen Freddie Mercury, prima di essere accompagnato gentilmente dalla polizia in commissariato per accertamenti sulla sua condotta in questi giorni del Festival.

A provocare l’intervento delle forze dell’ordine questo pomeriggio sarebbe stato il mancato uso della mascherina nelle esibizioni estemporanee che Venery – grande fan dei Queen – ha tenuto nelle ultime ore per le strade di Sanremo. Secondo il sosia, se l’esibizione avvenisse con la mascherina sul volto le persone che camminano in via Matteotti non potrebbero riconoscere il personaggio da lui incarnato.

Un bel problema sia per “Mercury” – già multato un paio di volte per violazione del Dpcm – che per la polizia che questo pomeriggio si è vista costretta ad intervenire per accompagnare in commissariato lo sventurato cantante trasformista. Nulla osterebbe alle sue esibizioni pubbliche, ma queste dovrebbero avvenire nel rispetto delle regole: hanno cercato di spiegare i funzionari di pubblica sicurezza. Ma niente. «Nonostante i richiami e le minacciose multe non ho indossato neanche per un attimo la mascherina. Dio salvi Freddie Mercury da questa terribile dittatura», la posizione del sosia. A complicare le cose la provenienza di Venery. Di origini pugliesi, dovrà giustificare alle autorità la sua presenza in Liguria.

A sostenere Venery è intervenuto anche il noto giornalista e conduttore Red Ronnie che oggi ha assistito al fermo avvenuto in piazza Colombo.