Sorprese artistiche sulle colline peveragnesi
Scene di cacce antiche e mitologia, dalla grande forza espressiva pre romana, efficaci, cacciatori-guerrieri con cervi
Peveragno. Scendendo da Montecalvino, «Muncarvin», sopra frazione San Giovenale, antico sito di culti druidici celto-liguri, e proseguendo verso il «Colletto», al confine con Boves, si incontrano lungo il sentiero curiose soprese artistiche.
Si tratta di grandi composizioni di legno di grandezza reale, con figure che nascono dalla unione intelligente di pezzi abbastanza grezzi (materiale usato, ovviamente, quello che fornisce bene il posto, legno, soprattutto di castagno).
Sono scene di cacce antiche e mitologia, dalla grande forza espressiva pre romana, efficaci, cacciatori-guerrieri con cervi. Il personaggio che più impressiona, anche per la espressività facciale, è sorta di «centauro». Seduto sul bordo del percorso saluta un suonatore di tamburo, di cui par sentire le musiche tribali. L’artista non ha firmato le sue opere.