L’impatto dell’emergenza Covid-19 sul commercio alimentare e la ristorazione a Bra

10 marzo 2021 | 13:29
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L’impatto dell’emergenza Covid-19 sul commercio alimentare e la ristorazione a Bra
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Gli esiti della ricerca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: insicurezze, innovazione digitale e il supporto dell’associazione di categoria e delle istituzioni locali

Sono stati presentati martedì 9 marzo 2021, alle 15 in diretta live su You Tube (qui il link per rivedere il video: https://youtu.be/kaVklkjbeDo) gli esiti della ricerca sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sul commercio alimentare e la ristorazione cittadina, tra visioni e prospettive per la ristrutturazione del business.

Il risultato di un’indagine condotta da studenti del corso di laurea magistrale in Food Innovation & Management dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Confcommercio Ascom Bra e Comune di Bra.

Svoltasi nell’autunno 2020, si è basata su una metodologia composita che ha affiancato all’osservazione urbana un approfondimento conoscitivo sviluppato in due fasi: la somministrazione di un questionario ad un pool selezionato di operatori braidesi, associati ad Ascom Bra, con circa 20 attività del commercio alimentari e 10 attività di ristorazione. Successivamente sono state realizzate interviste in profondità (in persona e telefoniche) con operatori dei settori analizzati.

Sono intervenuti alla presentazione il sindaco di Bra Gianni Fogliato e l’assessore al Commercio Biagio Conterno, il direttore Confcommercio Ascom Bra Luigi Barbero, il vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche Silvio Barbero e il ricercatore di Antropologia culturale Michele Fontefrancesco.

La ricerca ha permesso di comprendere quale è stato l’impatto del primo e secondo lockdown sul commercio alimentare al dettaglio e sulla ristorazione, con l’obiettivo di identificare le principali traiettorie innescate dalla pandemia di Covid-19.

Gli operatori coinvolti hanno condiviso una profonda incertezza e insicurezza che si sviluppa sia dal punto di vista della salute e del rischio individuale che da un punto di vista della pianificazione imprenditoriale dato le politiche complessivamente confuse.

Tutte le attività hanno fatto ricorso a strumenti e strategie digitali sia per la vendita che per la comunicazione: nella maggior parte dei casi analizzati sono state utilizzate piattaforme e servizi non di proprietà. La webapp di e-commerce e delivery Tutaca, realizzata da Ascom Bra e Weconstudio a marzo 2020, è stata un importante catalizzatore del processo digitale, che ha consentito anche a quelle attività che non si erano mai avvicinate a questi nuovi sistemi di vendita di attivare servizi di vendita e delivery. Gli strumenti di e-commerce così quelli di delivery sono stati usati principalmente durante i lockdown e marginalizzati durante l’estate.

Molto più rilevante è l’azione svolta dagli attori istituzionali del territorio.

Il complessivo successo d’implementazione digitale delle aziende braidesi si lega, infatti, al ruolo giocato dagli attori istituzionali del territorio (ASCOM Bra e Comune di Bra). In particolare, l’introduzione di nuovi strumenti ha saputo dare impulso al processo di digitalizzazione abbassando i costi di accesso all’e-commerce per le aziende, creando al contempo consapevolezza nel consumatore delle potenzialità della nuova tecnologia come strumento di accesso ai servizi delle attività, negozi o ristoranti, di cui era già cliente. Questo ha evitato una frammentazione della presenza digitale degli esercenti permettendo ai consumatori un più agile accesso alle risorse del territorio.

L’analisi condotta sulla città di Bra ci restituisce un quadro delle aziende come profondamente legate al territorio ed alla loro clientela locale, ai suoi modi e alle sue necessità. Proprio questo legame guida anche le scelte di impresa e risulta di freno alla trasformazione delle modalità di impresa. A fronte di questa inerzia sociale, la ricerca ci riporta, però, di un tessuto imprenditoriale capace di fronte al repentino cambiamento di rinnovarsi; un processo in cui è centrale il ruolo delle istituzioni territoriali capaci tanto di creare soluzioni ma anche di promuovere il cambiamento.

Le sfide maggiori risultano essere, oltre all’alfabetizzazione tecnologica, una maggiore apertura degli orizzonti commerciali: slegarsi dal dato locale utilizzando con maggiore consapevolezza gli strumenti digitali, unica risposta per un’espansione altrimenti impossibile.

Gianni Fogliato e Biagio Conterno, sindaco e assessore al Commercio del Comune di Bra: “Pensare in grande anche agendo a livello locale, con spirito di collaborazione costruttiva, per supportarci nel presente ed essere più forti nel futuro. Una sfida che il Comune, in sinergia con gli altri attori, ha già raccolto e continuerà a promuovere. I risultati della ricerca sono un prezioso bagaglio comune su cui investire, per continuare a potenziare il commercio di vicinato, guardando con consapevolezza al domani”.

Luigi Barbero, direttore Confcommercio Ascom Bra: “La collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche è un valore aggiunto al lavoro che svolge la nostra associazione, la ricerca ci ha consegnato un’analisi approfondita su tema della trasformazione digitale nel piccolo commercio, argomento sul quale abbiamo investito da tempo e siamo consapevoli che è questa la strada che le nostre imprese devono affrontare per la ripresa post Covid. Noi siamo pronti a mettere a disposizione strumenti e personale preparato per affrontare questo cambiamento”.

Silvio Barbero, vice presidente dell’UNISG afferma: “Questa ricerca conferma la volontà dell’Università di Pollenzo di essere presente sul territorio e di fare parte attiva di una comunità. L’Università di scienze gastronomiche vuole essere in prima linea nel capire i problemi e trovare soluzioni per le aziende e le persone del territorio”.

Michele Filippo Fontefrancesco, 
ricercatore di Antropologia culturaleUNISG spiega: “Porsi la domanda circa l’impatto della pandemia sul commercio e sulla ristorazione vuol dire capire come una città stia rispondendo alla crisi per individuare gli strumenti necessari per rimanere vitale e sapersi rafforzare. Ecco la base di questo lavoro che ci restituisce un quadro di una città in trasformazione; una città innovativa che non si è fermata davanti al Covid. Da qui si parte tutti assieme per continuare il cammino di sviluppo del nostro territorio.”