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Il Buongiorno di Cuneo24

24 marzo 2021 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1810 in seguito ad una parata che lo ha colpito favorevolmente, Napoleone Bonaparte ordina che i Pupilles de la Garde vengano aggiunti alla Guardia Imperiale. Era formata da bambini abbandonati oppure orfani, per lo più di soldati morti in servizio

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:21 e tramonta alle 18:51. Durata del giorno dodici ore e trenta minuti. Fase lunare: gibbosa crescente.

Santi del giorno
San Bernolfo, martire venerato a Mondovì.
Beato Diego Giuseppe da Cadice, sacerdote cappuccino
Santa Caterina di Svezia, religiosa.

Avvenimenti
1810 – Parigi: in seguito ad una parata che lo ha colpito favorevolmente, Napoleone Bonaparte ordina che i Pupilles de la Garde vengano aggiunti alla Guardia Imperiale. Era formata da bambini abbandonati oppure orfani, per lo più di soldati morti in servizio.
1969 – Viene lanciata la sesta sonda diretta verso Marte, nell’ambito della missione americana Mariner 7: raggiungerà il pianeta il 5 agosto dello stesso anno.
1976 – Argentina: forze militari depongono la presidente Isabel Perón.
1983 – Negli Stati Uniti d’America muore il primo uomo al quale è stato impiantato un cuore artificiale (dopo 112 giorni dal trapianto).

Nati
Giorgio Gori – E’ un volto noto al grande pubblico per molti motivi: dal ruolo di primo piano nella comunicazione televisiva negli anni ’90 e 2000, fino al mondo della politica, passando dal legame con la nota giornalista tv Cristina Parodi. Nel 2020 Gori diventa ancor più noto, suo malgrado, nel ruolo di sindaco di Bergamo, città lombarda colpita molto duramente dall’emergenza sanitaria del Covid-19. Sceglie di iscriversi al Liceo classico del capoluogo bergamasco, il “Paolo Sarpi”, dove inizia la propria attività nei circoli riformisti, partecipando al gruppo Azione e Libertà. Giorgio manifesta sin da giovanissimo uno spiccato interesse per il mondo della comunicazione e, in particolar modo, per quello del giornalismo. Verso i diciotto anni inizia una collaborazione con il Giornale di Bergamo ma anche con radio e TV della città, per approdare a Bergamo-oggi, sotto la guida di Vittorio Feltri. È attivo nel mondo della solidarietà fin dalla giovinezza e si distingue in special modo per essere uno dei primi volontari provenienti da Bergamo a giungere sul territorio irpino dopo il terremoto del 1980. Questa azione meritoria gli vale la cittadinanza onoraria di Frigento. Prosegue gli studi con successo, dimostrando una poliedriecità di interessi: Giorgio Gori consegue la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Sceglie di non intraprendere la carriera di giornalista, poiché subisce il fascino della televisione, ambiente che nei primi anni Ottanta cresce a dismisura grazie alle reti commerciali. Approda a Rete 4 nel momento in cui il canale fa riferimento al gruppo editoriale di Arnoldo Mondadori. Grazie alla presenza di Carlo Freccero, figura di spicco del mondo televisivo italiano, Gori ha l’opportunità di crescere dal punto di vista professionale in brevissimo tempo. Ma è con l’arrivo del gruppo Fininvest (poi Mediaset) che la carriera del giovane Giorgio prende davvero il volo. Nel giro di soli quattro anni, nel 1988, diventa responsabile del palinsesto di tutti e tre i canali televisivi: Rete 4, Canale 5 e Italia 1. Tre anni dopo, nel 1991, viene nominato direttore di Canale 5. Dopo una parentesi durata due anni che lo porta alla guida di Italia Uno, la rete dedicata ai giovani, nel 1999 ritorna a capo della rete ammiraglia di Mediaset. Il lungo legame con l’azienda capitanata da Silvio Berlusconi si modifica nel momento in cui Giorgio Gori, nel 2000, decide di fondare assieme a due colleghe professioniste – Ilaria Dallatana e Francesca Canetta – la società di produzione Magnolia. La nuova casa di produzione si specializza nella creazione di contenuti di infotainment e reality TV. Tra questi spiccano ad esempio “L’isola dei famosi”, “L’eredità”, “Camera Café” (con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu) e “Masterchef Italia”. Magnolia produce e adatta format per i principali canali e network tv, ma anche media interattivi, sia in Italia che all’estero. Gori si dimette da Presidente di Magnolia nel novembre 2011 per dedicarsi alla politica. L’azienda subirà diverse trasformazioni fino alla chiusura, che avviene nel 2019. Nel 2011 arriva il momento per Giorgio Gori di affacciarsi alla vita politica: si iscrive al Partito Democratico con lo scopo di occuparsi della comunicazione dell’allora cavallo rampante della formazione di centro-sinistra, Matteo Renzi. Nel momento in cui decide di scendere in politica, abbandona l’attività in Magnolia per concentrarsi esclusivamente sul ruolo pubblico. Nel mese di aprile 2012 lancia Innova Bergamo, un’associazione che mira a unire persone creative di diversi settori con il comune intento di trovare soluzioni innovative per il tessuto urbano. Sempre nel 2012 si candida per essere eletto al Senato, senza però risultare vincitore. Il successo politico arriva due anni dopo, quando Giorgio Gori viene eletto nel 2014 viene eletto sindaco di Bergamo. Sempre candidato nelle file del PD, arriva alla carica di primo cittadino della sua città natale, sconfiggendo al ballottaggio il sindaco uscente della formazione di centrodestra. Al primo turno era già risultato il candidato con il maggior numero di voti. Il passo successivo per l’ambizioso Gori è quello di candidarsi per il centro-sinistra alle elezioni regionali della Lombardia del 2018. Fallisce tuttavia la scalata al Pirellone, anche in virtù del mancato appoggio della sinistra di Liberi e Uguali, che non apprezza la fedeltà di Gori all’ex premier Matteo Renzi. A vincere le elezioni regionali è il candidato leghista Attilio Fontana. Festeggia 61 anni.
Joseph Barbera (1911/2006) – Fumettista statunitense. Proprio nel settore fumetti, Barbera è già impegnato in qualità di animatore e fumettista. Nel 1938 conosce Joseph Roland Barbera. Dopo avere lavorato come ragioniere, nel 1929, ad appena diciotto anni, Joseph ha abbandonato l’attività per cimentarsi come disegnatore di vignette umoristiche, e nel 1932 è diventato sceneggiatore e animatore per lo studio Van Beuren, prima di approdare nel 1937 alla Metro Goldwyn Mayer, dove, appunto, incontra Hanna. I due, dunque, iniziano a lavorare insieme, grazie all’intervento di Fred Quimby, coordinatore del settore fumetti. Da quel momento, e per circa venti anni, Hanna e Barbera realizzano più di duecento cortometraggi che hanno come protagonisti Tom e Jerry. Scrivono e disegnano direttamente o comunque coordinano lo staff che se ne occupa. Il lavoro è equamente diviso: William Hanna si occupa della regia, mentre Joseph Barbera si concentra sulla scrittura delle sceneggiature, sull’invenzione delle gag e sulla realizzazione degli schizzi. Hanna e Barbera successivamente prendono il posto di Quimby, nel 1955, e diventano responsabili dello staff di animazione. Rimangono alla MGM per altri due anni, firmando come direttori tutti i cartoon, fino a quando il settore viene chiuso. Nel 1957 la coppia dà vita, quindi, alla Hanna-Barbera, casa di produzione il cui studio si trova al 3400 di Cahuenge Boulevard, a Hollywood. Quello stesso anno vengono inventati i personaggi di Ruff & Reddy. L’anno successivo è la volta di Huckleberry Hound, cartone animato noto in Italia con il nome di Braccobaldo. Tra il 1960 e il 1961, invece, vedono la luce due serie che rimarranno nel cuore degli appassionati per decenni: The Flintstones, cioè Gli Antenati, e Yogi Bear, cioè l’Orso Yoghi, il più celebre abitante del parco immaginario di Jellystone (nome che fa il verso a quello di Yellowstone). Diretti discendenti dei Flintstones sono The Jetsons, vale a dire I Pronipoti, la cui ambientazione è lo spazio di un futuro indefinito. Sempre agli anni Sessanta risalgono The Pink Panther (La Pantera Rosa), Wacky Races (Le corse pazze) e Scooby Doo. Nel 1971 viene inventato Hair Bear, in Italia noto come Napo Orso Capo, seguito nel 1972 da una serie animata atipica, “Wait till your father gets home”, tradotta da noi come “Aspettando il ritorno di papà”. Questa seria presenta situazioni e ambientazioni tipiche di una sit-com, come si può intuire fin dal titolo. Al centro della scena è la famiglia Boyle, composta da padre, madre e tre figli, secondo lo stereotipo delle serie americane. Nel 1973 vengono distribuiti Butch Cassidy, Goober e i cacciatori di fantasmi e Inch High l’occhio privato. Seguono nel 1975 The Grape Ape Show, cioè Il Gorilla Lilla, e nel 1976 Jabber Jaw. Negli ultimi anni del decennio vengono prodotti Woofer e Wimper, cani detective, Capitan Cavey e le teen angels, Orsi radioamatori, L’elefante segreto, Hey, il re, Monster Tails e Godzilla. L’inizio degli anni Ottanta per Hanna e Barbera è segnato da Kwicky Koala e, soprattutto, The Smurfs, vale a dire I Puffi (il cui ideatore è però il fumettista belga Pierre Culliford, in arte Peyo) oltre che da John & Solfami, I Biskitts, Hazzard, Snorky e Foofur superstar. Con il passare degli anni, lo studio diventa sempre più grande, diventando il più importante a livello di realizzazioni televisive seriali, con più di 4mila contratti relativi al merchandising per i personaggi inventati e circa ottocento dipendenti. Sempre negli anni Ottanta, la società Hanna-Barbera si fa ammirare per la capacità di dare vita a tecniche di realizzazione dei cartoni animati che permettono di contenere i costi in modo significativo. Non si utilizza il tridimensionale e vengono trascurate le carrellate o altre inquadrature particolari. Il solo riferimento è rappresentato da un disegno bidimensionale che fa della semplicità il proprio tratto distintivo. Non solo per i fondali ma anche per i personaggi. Dal punto di vista dei colori, tutte le tonalità cromatiche sono omogenee, senza sfumature o ombre. L’esigenza di risparmiare porta a riciclare i fondali, che nelle azioni si ripetono in maniera ciclica, così come ricorrenti sono i movimenti dei personaggi. È sempre per ridurre i costi che i personaggi sono più standardizzati. Ciò comporta, però, un abbassamento della qualità delle serie con il passare del tempo. Certo, l’omologazione dei caratteri ha i suoi vantaggi, come la possibilità di ricorrere agli stessi rodovetri per più titoli, che permettono di cambiare solo i lineamenti di corpi e volti per avere le sequenze desiderate.

Eventi sportivi
1991 – Senna conquista il Brasile con il cambio rotto. Per molti sarà una data come tante. Per chi vive di motorsport, no. Perché il 24 marzo 1991 vide disputarsi uno dei Gran Premi più amati di sempre. Il 24 marzo 1991, Ayrton Senna su McLaren vinse la sua prima gara di casa, sul circuito di Interlagos. E lo fece in un modo molto particolare. Molto “Senna”, potremmo dire.

Proverbio / Citazione
Gennaio ingenera, febbraio intenera, marzo imboccia.
“Ciò che mi fa andare avanti è sognare, inventare, poi sperare e sognare un po’ di più, proprio per continuare a sognare.” Joseph Barbera