Dad, le famiglie cuneesi non ci stanno: “Si sacrifica il diritto allo studio mentre fabbriche e attività essenziali restano aperte”

13 marzo 2021 | 10:32
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Dad, le famiglie cuneesi non ci stanno: “Si sacrifica il diritto allo studio mentre fabbriche e attività essenziali restano aperte”

Scrivono a Borgna, il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, per spiegare le motivazioni della protesta

Una delegazione del movimento “Scuole aperte Cuneo” si fa portavoce del pensiero delle famiglie cuneesi che un anno dopo si trovano a dover ancora fare i conti con la privazione di un servizio essenziale come quello della scuola.

In seguito ad un incontro avvenuto in settimana, lo scorso 10 marzo, con il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia Federico Borgna, gli hanno inviato una lettera dove spiegano le motivazioni della protesta.

Scrivono:

Vogliamo porre alla sua attenzione alcuni elementi che speriamo contribuiscano alle scelte in merito alle chiusure (delle scuole in particolare) in ragione all’andamento dei contagi in Regione e in Provincia e che riprendono quanto le avevamo illustrato nell’incontro con lei, mercoledì 10 marzo. Siamo la voce delle famiglie. Evidenziamo alcuni paradossi che questa nuova chiusura degli edifici scolastici sta provocando:

Il solito refrain che la famiglia è una priorità, è al primo posto delle politiche locali e nazionali suona ormai troppo stonato, servono scelte di responsabilità in grado di guardare al di là di questi, speriamo ancora pochi, mesi difficili: ci vuole coraggio nel fare scelte importanti e lungimiranti ma forse lo sta avendo di più chi, nonostante tutto, sta donando a tutto il Paese nuove vite….”