Chiusa Pesio, momentaneamente sospese le celebrazioni delle cresime del 10 aprile e primo maggio

30 marzo 2021 | 11:03
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Chiusa Pesio, momentaneamente sospese le celebrazioni delle cresime del 10 aprile e primo maggio

Ad annunciarlo il sindaco Baudino, visto l’alto numero di persone contagiate all’interno del Comune, diretta testimonianza di un aumento dei contagi che non va assolutamente sottovalutato.

Niente cresime, almeno per il momento, a Chiusa Pesio. La decisione è stata presa dal sindaco Claudio Baudino dopo un nuovo confronto con il parroco del paese. “Ieri sera, a seguito di un ulteriore confronto con il parroco don Giancarlo Canova, la cautela ci ha indotti di comune accordo a posticipare le imminenti cerimonie, seppur con dispiacere”, afferma il sindaco Claudio Baudino. “Le 68 persone attualmente positive nel nostro paese sono la testimonianza diretta del costante aumento dei contagi, che ci impone di tenere l’attenzione altissima. Forti dell’esperienza della scorsa primavera, dobbiamo continuare a rimanere vigili e prudenti. Stiamo attraversando la terza ondata, mancano ancora alcuni chilometri alla fine di questa maratona che ci accomuna e non possiamo permetterci di mollare proprio adesso che l’avvio della campagna di vaccinazione ci fa sperare in un progressivo miglioramento. Come amministrazione comunale, abbiamo dato la disponibilità di alcune strutture all’Asl, con l’auspicio di poter istituire dei punti di vaccinazione locali e dare un contributo per accelerare la campagna. Ricordo che chi ha tra i 70 e i 79 anni, nati nel 1951 compresi, può esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale ilpiemontetivaccina.it o chiamare il Comune allo 0171734009: un volontario civico aiuterà chi ha poca dimestichezza con la tecnologia a compilare la richiesta. Nel frattempo, cerchiamo di proteggerci ancora per un po’, anche in occasione della Pasqua che invito a vivere con la massima prudenza: facciamolo per noi, per le persone a cui vogliamo bene e per rispetto nei confronti del prossimo e delle attività già duramente colpite”.