A Bra 173 positivi. Il sindaco: “+42% in una settimana: situazione critica”

12 marzo 2021 | 13:16
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A Bra 173 positivi. Il sindaco: “+42% in una settimana: situazione critica”

La fascia d’età più colpita è ora quella dei 50enni (18,6% del totale), i positivi con meno di 30 anni sono al 32,5% mentre quelli con più di 60 anni rappresentano il 26,2%

Come indicato dalla mappa della Regione sull’andamento del contagio in Piemonte, aggiornata a giovedì 11 marzo, sono 173 i domiciliati a Bra attualmente positivi al coronavirus, con 14 ricoverati all’ospedale di Verduno, di cui 5 in terapia semi-intensiva (dato al 9/03).

Anche questa settimana il dato è in crescita, con +42% di positivi in città rispetto a sette giorni fa. La fascia d’età più colpita è ora quella dei 50enni (18,6% del totale), i positivi con meno di 30 anni sono al 32,5% mentre quelli con più di 60 anni rappresentano il 26,2% – spiega il sindaco Gianni Fogliato –. La situazione è critica e siamo in attesa di conferme in merito al probabile passaggio in zona rossa del Piemonte, oltre che del decreto legge del Governo con cui verranno definite regole e divieti aggiuntivi rispetto al Dpcm del 6 marzo.

Proseguirà anche nei prossimi giorni l’attività di controllo delle diverse forze dell’ordine territoriali a tutela della corretta applicazione delle disposizioni. Parallelamente, continuerà l’azione di supporto e sensibilizzazione del volontariato cittadino.

Attenzione però, al di là dei controlli è importante che tutti facciano la loro parte, comprendendo che comportamenti corretti e responsabili non servono ad evitare una multa, ma a difendere il nostro futuro e la salute, bene comune fondamentale. E’ il nostro dovere di cittadini, e il perdurare del verificarsi di alcune situazioni di assembramento o di non corretto uso della mascherina – trasversali nell’età – mi fa pensare che non ci sia piena consapevolezza da parte di tutti. Ne va del nostro domani, della ripresa  economica, del rientro in classe in presenza e del ritorno nel più breve tempo possibile a una ‘normalità’ tanto attesa”.