Nuovo ospedale unico al Carle, la proposta alternativa: rinnovare radicalmente il Santa Croce

26 febbraio 2021 | 07:37
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Nuovo ospedale unico al Carle, la proposta alternativa: rinnovare radicalmente il Santa Croce

“Un volantino con le immagini dimostra come sia possibile un rinnovamento radicale dell’attuale Santa Croce e nel testo sottolinea le ragioni della convenienza sociale, ambientale ed economica della scelta”

Scrive l’associazione “Al Santa Croce si può”.

Il Comitato “Al Santa Croce si può” ha iniziato una campagna divulgativa su un’ipotesi progettuale attinente al nuovo Ospedale Unico di Cuneo alternativa a quella approvata, a maggioranza, dal consiglio comunale.

Sabato 27 febbraio, sotto i portici del quartiere Cuneo nuova, iniziando dalle ore 10, distribuiremo ai cittadini un volantino che, con le immagini, dimostra come sia possibile un rinnovamento radicale dell’attuale Santa Croce e nel testo sottolinea le ragioni della convenienza sociale, ambientale ed economica della nostra scelta. Raccoglieremo contemporaneamente le firme a sostegno della nostra proposta, raccolta già iniziata on line (Link http://chng.it/Hd6r6GyF), che ad oggi ha raccolto, in meno di quattro giorni, oltre 530 firme di adesione.

Con questa iniziativa, il Comitato intende sopperire all’inaccettabile carenza di informazione alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione Comunale in merito all’intera vicenda.

Infatti solo dopo aver deliberato lo spostamento del futuro ospedale unico in Zona Confreria e solo dopo una richiesta di accesso agli atti da parte di un cittadino e dopo la presentazione di un’interrogazione di un gruppo consiliare, l‘ Amministrazione comunale si è decisa a pubblicare su un sito web lo studio di prefattibilità (commissionato da una fondazione privata) sulla base del quale è stata scelta la localizzazione del futuro ospedale Santa Croce nell’area del Carle.

Ci auguriamo che questa nostra iniziativa, sostenuta dai cittadini con la loro firma di adesione, possa innescare finalmente un dibattito pubblico serio, informato e partecipato su una decisione consiliare che appare assunta con eccessiva superficialità e con immotivata urgenza, e che merita invece ben altro approfondimento, senza pregiudiziali.