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Mondovì, al Monti Regalis campione di enduro operato dal chirurgo vascolare Rivellini

24 febbraio 2021 | 20:35
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Mondovì, al Monti Regalis campione di enduro operato dal chirurgo vascolare Rivellini

Decisamente soddisfatto anche il giovane campione, che racconta: “E’ andato tutto per il meglio: non ho avvertito alcun dolore. Avevo necessità di tornare in sella al più presto, trattandosi della mia carriera: tra pochi giorni sarò nuovamente in pista e a fine marzo in gara!

Mondovì – Arriva anche un pilota enduro di livello internazionale, all’ospedale Regina Montis Regalis, per un intervento di varici. Lo ha operato da Carlo Rivellini, chirurgo vascolare con dottorato di ricerca in Chirurgia Sperimentale e vent’anni di esperienza nel settore. È specializzato in tecniche mini invasive effettuate in anestesia locale o, talvolta, peridurale, con i vantaggi che spiega: “Si tratta di metodiche alternative all’intervento classico in cui si sfilano safene o altri vasi degli arti inferiori. Nella chirurgia mini invasiva, attraverso piccoli taglietti, sotto la guida ecografica, si incannula la vena malata e si procede alla sua obliterazione mediante laser o materiale schiumoso. È un sistema molto versatile, adattabile alle caratteristiche di ogni singolo paziente, con elevata percentuale di successo e un buon decorso post operatorio, che il più delle volte si conclude con la rimozione dei punti una decina di giorni dopo l’intervento”.

Queste tecniche permettono di intervenire anche sui pazienti ad alto rischio, che non potrebbero, cioè, affrontare un tradizionale intervento chirurgico in anestesia totale o spinale. Si tratta di persone con quadri clinici complessi, quali: anziani, gravi obesi, cardiopatici o broncopneumopatici gravi. L’intervento cambia loro la qualità di vita: i problemi venosi non sono, infatti, solo di natura estetica, ma causano frequenti varicoflebiti, trombosi e ulcerazioni.

La durata di questi interventi è mediamente breve: 30-40 minuti. Oltre ai vantaggi per il paziente, che dopo poche ore viene dimesso, senza necessità di trattamenti specifici, sono notevoli i risparmi per il sistema. L’intervento non necessita della presenza dell’anestesista e non comporta l’ospedalizzazione, necessaria per la chirurgia tradizionale. Soprattutto, la possibilità di intervenire su pazienti critici, determina un minor costo sociale, sollevandoli dalla necessità di curare ulcere croniche e flebiti. In linea di massima direi che si dimezza il costo di gestione per ogni paziente”.

Decisamente soddisfatto anche il giovane campione, che racconta: “E’ andato tutto per il meglio: non ho avvertito alcun dolore. Avevo necessità di tornare in sella al più presto, trattandosi della mia carriera: tra pochi giorni sarò nuovamente in pista e a fine marzo in gara!”.

Rivellini, anche appassionato motociclista, é noto e apprezzato medico di gara a livello nazionale e internazionale, commissario medico della Federazione Motociclistica italiana, responsabile sanitario di Motorally e Raid TT. Vanta un’attività clinica e diagnostica di circa 2000 ecodoppler all’anno e oltre 1000 interventi eseguiti come primo operatore tra chirurgia maggiore e minore.