Giorno del Ricordo 2021, Scotti: “amministrazioni prendano esempio da Boves”

10 febbraio 2021 | 22:12
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Il presidente del Comitato 10 Febbraio della Provincia di Cuneo: “tragedie e martiri appartengono a tutti gli italiani senza distinzione di parte politica”. Il sindaco Maurizio Paoletti: “oltre che da ricordare, c’è ancora tanto da sapere”

Boves. Nel pomeriggio di oggi (mercoledì 10 febbraio) presso il Ponte 10 Febbraio si è svolta la commemorazione delle vittime delle foibe e degli esuli istriani. Quella bovesana è una delle otto tappe toccate oggi dal Comitato 10 Febbraio della Provincia di Cuneo che ha commemorato le vittime anche a Cuneo, Cervasca, Borgo San Dalmazzo, Valdieri, Savigliano, Bra e Saluzzo.

Nel comune ai piedi della Bisalta erano presenti diversi esponenti del panorama politico locale tra i quali Alberto Coggiola (consigliere comunale di Cuneo), Guido Giordana (consigliere comunale di Valdieri), Enzo Tassone (ex consigliere comunale di Peveragno e vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia). L’amministrazione comunale di Boves era rappresentata dalla consigliera Raffaella Giordano, dall’assessora Enrica Di Ielsi e dal sindaco Maurizio Paoletti che ha preso la parola per primo.

Il primo cittadino bovesano ha ricordato come sia di fondamentale importanza non dimenticare ciò che è successo a molti nostri connazionali, ma soprattutto si è detto “convinto che oltre che da ricordare ci sia ancora tanto da sapere“. “Il nostro paese è in vergognoso ritardo – ha proseguito Paoletti – su quella che è la verità storica di quanto è avvenuto in quegli anni, della sorte di tanti nostri connazionali che sono stati trucidati, buttati nelle foibe e sui quali è sceso l’oblio per tanti anni. Abbiamo dovuto aspettare oltre 60 anni per arrivare ad una consapevolezza di quello che sono stati quegli anni”.

Denis Scotti ha ringraziato l’amministrazione comunale “che da subito si è dimostrata sensibilissima su questo tema”. “Ha ragione il sindaco – ha aggiunto Scotti – c’è tanto da sapere e l’unica arma da utilizzare è quella che sta portando avanti l’amministrazione comunale bovesana e cioè andare nelle scuole e parlare con i bambini spiegando cosa sono state le foibe e cosa è stato l’esodo. Solo cosi troveremo una memoria condivisa che va trovata perchè le tragedie e i martiri appartengono a tutti gli italiani senza distinzione di parte politica”. Un interpretazione dell’inno di Mameli “da brividi” della consigliera comunale Valeria Arpino ha concluso la giornata che anche quest’anno Boves ha voluto dedicare alle tante donne e ai tanti uomini che persero la vita per il semplice fatto di essere italiani.