la Chiesa si adegua |
Altre News
/
Società
/

Come cambia il Mercoledì delle Ceneri con il covid-19

17 febbraio 2021 | 07:06
Share0
Come cambia il Mercoledì delle Ceneri con il covid-19

Per il secondo anno consecutivo la Quaresima sarà segnata dalla pandemia e dalle misure anti-contagio

Oggi 17 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima. È il periodo che prepara alla Pasqua. Per il secondo anno consecutivo la Quaresima sarà segnata dalla pandemia e dalle misure anti-Covid.

Quest’anno la Pasqua viene celebrata il 4 aprile quando nelle parrocchie del Paese diventerà obbligatorio l’uso del nuovo Messale Romano in italiano tradotto dalla Cei.

La giornata di oggi, Mercoledì delle Ceneri, è giorno di digiuno e astinenza dalle carni (così come lo è il Venerdì Santo, mentre nei Venerdì di Quaresima si è invitati all’astensione dalle carni). Secondo la tradizione, la cenere viene ricavata bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. La celebrazione di oggi nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza: costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo.

La pandemia modifica anche questo rito adeguandolo alle misure anti-Covid e renderlo sicuro. Il sacerdote imporrà le ceneri sul capo dei fedeli ma senza pronunciare le formule previste nel Messale Romano: “Convertitevi e credete al Vangelo” oppure “Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai”. Le parole verranno dette una volta per tutti dall’altare dopo che il celebrante avrà benedetto le ceneri. Poi, una volta igienizzate le mani e indossata la mascherina, farà cadere le ceneri sulla testa di quanti si avvicineranno a lui o, se opportuno, egli stesso si avvicinerà a quanti stanno in piedi al loro posto.

La Quaresima 2021 sarà guidata dal nuovo Messale Romano in italiano tradotto dalla Cei. Il nuovo libro liturgico diventerà obbligatorio nelle parrocchie italiane con il giorno di Pasqua, domenica 4 aprile, ma in molte diocesi viene usato già dall’Avvento. Come nell’Avvento, anche in Quaresima la liturgia propone alcuni segni che nella loro semplicità aiutano a comprendere meglio il significato di questo tempo. Come già accaduto nelle settimane che precedono il Natale, in Quaresima i paramenti liturgici del sacerdote mutano e diventano viola, colore che sollecita a un sincero cammino di conversione. Durante le celebrazioni, inoltre, non troviamo più i fiori ad ornare l’altare, non recitiamo il “Gloria” e non cantiamo l’“Alleluia”. Tuttavia la quarta domenica di Quaresima, quella chiamata del Laetare, vuole esprimere la gioia per la vicinanza della Pasqua: perciò nelle celebrazioni è permesso di utilizzare gli strumenti musicali, ornare l’altare con i fiori, le vesti liturgiche sono di colore rosa.