Al via una raccolta fondi per pagare la multa comminata al Lucertolo’s

6 febbraio 2021 | 10:09
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Al via una raccolta fondi per pagare la multa comminata al Lucertolo’s

Il titolare dello storico pub è stato condannato a risarcire i vicini per disturbo della quiete pubblica, pagando una multa di trecento euro. Sui social è scattata la solidarietà, con una raccolta fondi a sostegno del titolare.

Continua a far discutere l’“AffaireLucertolo’s”. Nei giorni scorsi il titolare del pub Marco Tomatis, era stato condannato a pagare una multa di trecento euro per disturbo della quiete pubblica, dato che, nell’estate del 2017 non aveva limitato gli schiamazzi dei clienti seduti nel dehor del suo locale. La sentenza, di primo grado, aveva da subito destato scalpore, in primis nello stesso Tomatis, il quale ha dichiarato che non ha mai ricevuto avvertimenti né multe da parte delle forze dell’ordine, e che non si aspettava un provvedimento del genere, sottolineando come spesso i locali cittadini siano presi di mira dalla cittadinanza, essendo sufficiente muoversi in poche unità per dar vita a sentenze di questo tipo. In effetti non sono mancate, nel corso degli ultimi anni, mobilitazioni analoghe sempre da parte dei cittadini nei confronti di altri locali del centro e non solo.

Ma i pareri più accesi nei confronti della multa si sono sviluppate sui social. Tomatis ha ottenuto in primis la solidarietà dei Comitati di quartiere e delle associazioni di categoria, con Giorgio Chiesa, Presidente dell’Associazione Albergatori, Esercenti e Operatori turistici della Provincia che ha parlato dell’esigenza di un cambio di mentalità nella “città dei sette assedi”, che da anni vede parte della popolazione schierarsi contro ogni forma di movida. Inoltre, i creatori del gioco da tavolo “Grandaland” hanno dato vita ad una raccolta fondi su gofundme.com (a cui si può partecipare a questo link) per pagare la sanzione comminata al titolare del pub.

Sulla loro pagina Facebook i tre creatori del gioco Luca Giraudo, Enrico Dovetta e Ivan Grondona hanno spiegato la loro iniziativa con queste parole: “Non entriamo nel merito della questione, non sta proprio a noi dire cosa sia giusto e cosa sbagliato. Siamo qui solo per aiutare. Sappiamo bene quanto i locali stiano faticando in questo momento di pandemia, e siamo consapevoli di tutti i sacrifici anche economici a cui sono sottoposti. Date il vostro contributo attraverso questa raccolta fondi. Siete voi a decidere l’importo, è tutto libero, anche anonimo se volete – continuano -. Servirà a sostenere l’ammenda che Marco, il titolare, deve onorare. Senza considerare l’infinità di spese sostenute (e future) a cui è ben difficile dare un valore quantitativo. Se veuli, giunteve co voieiti!”