Tamponi anali, così la Cina rileva i nuovi casi di Coronavirus

29 gennaio 2021 | 08:31
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Tamponi anali, così la Cina rileva i nuovi casi di Coronavirus

“Le tracce del virus rimangono più a lungo nel canale rettale rispetto al tratto respiratorio”, ha spiegato il dottor Li Tongzeng alla televisione di Stato

La notizia giunge direttamente dall’Estremo Oriente: per rilevare i nuovi casi di Coronavirus la Cina ha iniziato a fare ricorso ai tamponi anali.

A riferirlo è stata l’emittente televisiva di Stato China Central Television, che ha chiesto lumi a un medico in attività presso lo Youan Hospital di Pechino, Li Tongzeng, il quale ha sottolineato che il ricorso a questo tipo di test “può aumentare il tasso di rilevamento delle persone contagiate”, in quanto le tracce del virus rimangono più a lungo nel canale rettale rispetto al tratto respiratorio.

Il ricorso ai tamponi anali è stato effettuato già la scorsa settimana per alcune zone di Pechino, dove si sono registrati diversi contagi inediti.

Tuttavia, come spiegato dalla CCT, le autorità sanitarie non avrebbero intenzione di fare un uso esteso di questa pratica, poiché considerata “sconveniente”.