Sci fermo fino al 18 gennaio: “Tragedia per migliaia di aziende, partite IVA, famiglie e persone!”

3 gennaio 2021 | 14:19
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Sci fermo fino al 18 gennaio: “Tragedia per migliaia di aziende, partite IVA, famiglie e persone!”
Paolo Manera, imprenditore di montagna

Paolo Manera, imprenditore di montagna: “Le valli monregalesi sono in ginocchio, i presupposti socio-economici sono tragici e purtroppo nessuno sta valutando serie strategie di tutela”

“Facendo gli auguri ad amici e colleghi artigiani, associazioni turistiche e commercianti, ho potuto toccare con mano la drammatica situazione di crisi economica che sta emergendo nelle valli monregalesi.

La denuncia parte direttamente da Paolo Manera, imprenditore di montagna e presidente della Pro Loco di San Giacomo di Roburent, che ricostruisce lo scenario ectoplasmatico di questi giorni nelle località alpine del territorio: “I paesi turistici sono semideserti, gli alberghi chiusi e le attività di ristorazione idem. Chi ha scelto di intraprendere il servizio di asporto a malapena riesce a pagare la luce, ma non certamente tutte le tasse e le spese fisse. È un dramma e questo clima di incertezza dettato dal continuo annuncio di proroghe di zone rosse genera terrore e blocca sia i clienti che gli imprenditori. Trasversalmente dai monti fino ai centri commerciali e ai centri urbani commerciali la dieta economica si fa sempre più serrata e i presupposti per la primavera non sono rosei”.

Manera aggiunge che “il CTS boccia i protocolli per le riapertura delle stazioni invernali, ma non si fa promotore di soluzioni. Mi chiedo a cosa serva questo enorme pool di fantomatici tecnici, se non genera soluzioni e se è completamente sordo all’urlo di dolore del territorio. Non si vedono prospettive a breve termine e i proclami della campagna elettorale pare si stiano spegnendo, così come la potenza di fuoco di sostegno alle imprese, forse strozzata dalle abbondanti nevicate. Da anni non si aveva un periodo festivo natalizio così propizio per le condizioni meteo, ma dove il tempo ci ha premiato, la politica ci ha castigato. I presupposti socio-economici sono tragici e purtroppo nessuno sta valutando serie strategie di tutela. Si spera che il 2021 porti giusto consiglio e si provveda a soluzioni reali e di vero sostegno alle imprese”.

E ancora: “Per chi non avesse capito cosa è una stazione invernale, faccio io il riassunto. Una stazione invernale è: impianti di risalita, seconde case, case vacanze, alberghi, ristoranti, bar, baite, scuole sci, piste di pattinaggio, piste da sci di fondo, sci club, panetterie, pasticcerie, distributori, negozi di scarpe, negozi di articoli sportivi, negozi alimentari, idraulici, falegnami, muratori, elettricisti, palestre, parrucchieri, spa e molto altro ancora. Si tratta di migliaia di aziende, di partite IVA, di famiglie, di persone! Questo è l’indotto della neve, che nessuno sta vedendo e riconoscendo”.