Paolo Adriano: “Caso Appendino apra riflessione politica sul ruolo dei sindaci”

29 gennaio 2021 | 11:20
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Paolo Adriano: “Caso Appendino apra riflessione politica sul ruolo dei sindaci”

“Se non si affronta seriamente la questione a livello politico e normativo, sarà sempre più difficile trovare cittadini disponibili a sacrificarsi per ricoprire questa carica”

Dopo la condanna del sindaco di Torino, Chiara Appendino, per i tragici accadimenti di piazza San Carlo nella tarda serata del 3 giugno 2017, il primo cittadino di Mondovì, Paolo Adriano, ha esternato le sue riflessioni in merito alla questione.

“Non commento ovviamente una sentenza e una vicenda giudiziaria che non conosco – ha esordito –, ma penso che la condanna di Chiara Appendino offra il destro all’apertura di una seria riflessione politica e normativa sul ruolo e la figura del sindaco. Il tema è quello di evitare ogni rischio di trasformare il primo cittadino in un centro di imputazione oggettiva di qualsiasi evento nefasto che si verifichi nel Comune. Al contrario, credo che ogni attribuzione di responsabilità vada attentamente ponderata, valutando colpa, eventuali negligenze o omissioni e riconoscendo queste solo ed esclusivamente ove gli eventi siano effettivamente prevedibili e ovviabili dal sindaco”.

Adriano ha poi precisato: “Quando si programma una manifestazione, il primo cittadino non agisce certo come battitore libero. Al contrario, egli decide alla luce di pareri tecnici e commissioni a cui istituzioni, esperti e addetti ai lavori prendono parte. Sarebbe impensabile richiedere a un sindaco – organo di indirizzo politico – di vedere e prevedere scenari che gli stessi tecnici non hanno previsto. Analogamente, sarebbe inconcepibile chiedergli di decidere di testa propria, smentendo proprio quegli esperti che la legge gli impone di sentire”.

“Il tema – conclude Paolo Adriano – è delicato e centrale, perché, specie nei piccoli e medi Comuni, la sensazione è che il sindaco abbia tanti oneri e ben pochi onori. E temo che, se non si affronta seriamente la questione a livello politico e normativo, sarà sempre più difficile trovare cittadini disponibili a sacrificarsi per ricoprire questa carica”.