La Fondazione CRC raddoppia la connettività di 44 scuole secondarie di I grado della provincia

19 gennaio 2021 | 16:00
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La Fondazione CRC raddoppia la connettività di 44 scuole secondarie di I grado della provincia

Si stima che i beneficiari degli interventi promossi con il bando VelociDAD siano circa 9000 tra studenti, docenti e personale scolastico

La Fondazione CRC ha deliberato il Bando VelociDAD 120 mila euro per migliorare la connettività di 44 plessi di scuole secondarie di I grado della provincia di Cuneo: è stato deliberato il bando VelociDAD, l’iniziativa promossa dalla Fondazione CRC per compensare il gap infrastrutturale, in termini di connettività, che la pandemia e l’utilizzo della didattica a distanza hanno fatto emergere in modo chiaro negli scorsi mesi.

Si stima che i beneficiari degli interventi promossi con il bando VelociDAD siano circa 9000 tra studenti, docenti e personale scolastico: oltre alle scuole secondarie di I grado coinvolte direttamente, anche gli altri ordini di scuola ospitati nei plessi oggetto di intervento potranno beneficiare dei miglioramenti apportati.

Attraverso le diverse tecnologie che verranno implementate – FTTH (fibra ottica) e FWA (wireless)/xDSL (FTTC) – il bando permetterà nei prossimi mesi di raddoppiare mediamente la velocità sia in upload, sia in download, con l’obiettivo primario di facilitare la didattica a distanza.

“Con il bando VelociDAD la Fondazione ha voluto garantire una risposta veloce ed efficace alle esigenze di maggiore connettività delle scuole secondarie di I grado, che in questi mesi hanno sperimentato massicciamente la didattica a distanza e fronteggiato le difficoltà causate dal divario digitale che caratterizza la nostra provincia” afferma Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC. “Grazie a questi interventi, sarà possibile garantire una connettività più stabile a 44 plessi scolastici: un passo in avanti e una condizione indispensabile non solo durante la fase più acuta dell’emergenza, che stiamo ancora affrontando, ma anche per garantire in futuro agli studenti e ai docenti la possibilità di utilizzare metodi didattici innovativi. Un intervento che vuole contribuire alla costruzione di una comunità inclusiva, che opera per il benessere di tutti e contrasta le disuguaglianze sociali, purtroppo in crescita”.

Gli istituti scolastici interessati potranno essere support