In zona arancione posso spostarmi fuori Comune o fuori regione per la cura del mio orto?

22 gennaio 2021 | 10:00
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In zona arancione posso spostarmi fuori Comune o fuori regione per la cura del mio orto?

Coldiretti Cuneo ha inteso fare chiarezza su una tematica importante per l’intera provincia

Il quesito è noto: nelle zone arancioni, come la Provincia di Cuneo, è consentito spostarsi anche al di fuori del Comune o della Regione di residenza per la cura delle superfici agricole, non adiacenti a prima o ad altra abitazione, ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale?

La risposta è sì: lo rende noto Coldiretti Cuneo nel commentare positivamente l’aggiornamento delle FAQ sul sito del Governo.

In particolare, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.

“Una precisazione importante – dichiara Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo, che consente gli spostamenti anche sul nostro territorio per dedicarsi a un’attività gratificante e utile e per chi vuole garantirsi cibo genuino e trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta. In più, la piccola agricoltura familiare per autoconsumo, in una situazione emergenziale come quella attuale, ha una sua rilevanza, in quanto può rappresentare un’integrazione importante al bilancio familiare”.

Gli ha fatto eco Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo: “Investire sull’orto significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini nei confronti della stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola. Oggi non mancano casi, soprattutto tra i più giovani, di chi ha scelto di acquistare terreni abbandonati per portarli a nuova vita, dando peraltro un grande contributo alla tutela ambientale e paesaggistica”.