I Blu Brothers: “In curva per noi è valido tutto, ma alla fine della partita si torna alla vita vera”

9 gennaio 2021 | 16:48
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I Blu Brothers: “In curva per noi è valido tutto, ma alla fine della partita si torna alla vita vera”

Ricevono insulti, minacce e diffamazioni dai sostenitori della società VBC Mondovì

I Blu Brothers sono un gruppo di ragazzi, giovani e meno giovani, che dal 1989 è al seguito della pallavolo maschile della città di Cuneo.

Scrivono sulla loro pagina Facebook: “Da sempre ci distinguiamo per un tifo caldo e a volte “calcistico”, inusuale per il mondo della pallavolo, e da sempre siamo oggetto di critiche e polemiche sul nostro modo di fare. Questo è. Non siamo dei santi, lo sappiamo e ci piace così.
Di una cosa però siamo orgogliosi: ovunque negli anni abbiamo portato scompiglio, e ovunque ci siamo fatti degli amici. A Modena, a Trento, a Montichiari, a Macerata, persino a Milano, che è tutto un dire. Amici che durante la partita venivano apostrofati nel peggiore dei modi, e alla fine arrivavano con una birra, per fare due chiacchiere e augurarci un buon viaggio di ritorno. Questa è la nostra concezione di tifo: in curva per noi è valido tutto ciò che riteniamo necessario per destabilizzare un avversario o per sfottere i tifosi avversari, ma alla fine della partita si torna alla vita vera.
Da qualche tempo i sostenitori della società VBC Mondovì hanno intrapreso una strada differente, da cui noi ci dissociamo con fermezza.
Gli insulti, le minacce e le diffamazioni personali, iniziate dopo l’intervista non possono più essere tollerati.
Chiediamo seduta stante la rimozione di ogni riferimento personale dai post apparsi nelle ultime due settimane sui social network, sia quello ufficiale che quelli privati collegati, e in particolare l’offesa gravissima rivolta a una ragazza di 25 anni da una persona che, da padre, dovrebbe solo vergognarsi.
Chiediamo le scuse ufficiali del gruppo Hagar Group per quanto pubblicato da persone a loro affiliate.
Chiediamo che tutto torni nell’ambito in cui ci troviamo, ossia tifare per due squadre di pallavolo differenti e odiarci sportivamente per questo.
Cogliete questa opportunità prima di andare oltre a limiti dai quali purtroppo non si torna indietro e torniamo a parlare di tifo e pallavolo, perché questo è quello che ci piace e quello che ci si aspetta da noi.”