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Cortometraggio a disposizione delle scuole per scoprire l’endometriosi

27 gennaio 2021 | 14:55
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Cortometraggio a disposizione delle scuole per scoprire l’endometriosi

“Ripart – Endo da me” è il video smart realizzato da APE (Associazione Progetto Endometriosi) a cui sono associate anche volontarie cuneesi

“Non so cosa mi sta succedendo!” È la domanda che Aurora, 17 anni, si pone ogni volta che il dolore la sfinisce e non sa spiegare alla sua famiglia, né alle amiche, il perché di tanta sofferenza. Aurora si sente spesso stanca, ogni volta che ha il ciclo mestruale il dolore la opprime e non riesce neppure ad alzarsi dal letto, si sente sola, “un’aliena”. Aurora è una delle tante adolescenti affette da endometriosi, una malattia cronica che colpisce una donna su dieci, ed è la protagonista del cortometraggio animato “Ripart – Endo da me” realizzato da APE – Associazione Progetto Endometriosi, che unisce pazienti di tutta Italia, e destinato alla divulgazione nelle scuole, per far conoscere alle giovani donne (che frequentano le classi terza, quarta e quinta superiore) in modo semplice e coinvolgente, cosa accade alle persone che soffrono di endometriosi, una patologia ancora molto difficile da diagnosticare.
L’idea del cortometraggio è nata durante il lockdown lo scorso anno, quando la didattica a distanza ha reso difficile organizzare incontri ed eventi nelle scuole, come normalmente fanno le volontarie di APE, che con i loro gruppi in tutta la penisola si occupano di informare e creare consapevolezza sulla malattia. «Abbiamo pensato ad una modalità smart e giovanile di raccontare l’endometriosi, un modo facile per tutti gli istituti italiani che sono alle prese con la DAD – spiega Annalisa Frassineti, Presidente di APE -, i quali possono mostrare il video agli studenti in maniera autonoma».
La storia di Aurora, una storia emblematica di ciò che accade a molte ragazze, continua con la ricerca di aiuto. Su internet nota il sito www.apine.it e legge le testimonianze di altre giovani donne che hanno scoperto di avere l’endometriosi ed hanno poi iniziato un percorso di cura. Un processo non facile, in quanto il ritardo diagnostico va dagli 8 ai 12 anni in base all’età della donnaSpesso i medici non riconoscono i sintomi, spesso le ragazze non riescono a spiegarsi. Dolore durante i rapporti, dolore alla minzione, dolore quando si va di corpo, stanchezza cronica, dolore durante l’ovulazione o il ciclo mestruale, cistite, sono alcuni dei sintomi principali di questa malattia cronica che ha origine dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi (ad esempio ovaie, tube, peritoneo, vagina e nei casi più gravi anche intestino e vescica).
Le storie di altre ragazze danno ad Aurora lo spunto per fare una visita da un ginecologo specializzato in endometriosi – sul sito di APE www.apendometriosi.it c’è l’elenco di tutti i centri specializzati – e di qui la scoperta della malattia, la consapevolezza. Aurora capisce qual è il suo male e grazie alla diagnosi riesce a farsi comprendere da chi le sta intorno, dalle amiche, dai genitori, si sente meno sola e può affrontare l’endometriosi.
«Io purtroppo l’ho vissuta malissimo a scuola – scrive Susanna nella sua testimonianza sul sito di apine.it – perché non ho mai avuto dei compagni di classe comprensivi, anzi spesso quando stavo a casa perché non riuscivo nemmeno a camminare mi dicevano che mi approfittavo di questo problema per saltare le lezioni, oppure che fingevo, che volevo l’attenzione degli insegnanti, che se andavo bene a scuola era per quello. Ma non si può capire finché non si prova, e doverlo nascondere a tutti per non far vedere che stai male quando vorresti solo comprensione». Una condizione comune a molte adolescenti affette da endometriosi.
«Il cortometraggio è a disposizione di tutte le scuole che ne fanno richiesta. Dove è stato già visto, sia le insegnanti sia le studentesse ne sono rimaste colpite. Hanno fatto molte domande ed è passato soprattutto il messaggio dell’empatia – commenta Annalisa Frassineti -. È importante informarsi sulla malattia. E oltre a riconoscere i sintomi, è importante fare una visita dal ginecologo. Al di là dell’endometriosi, le ragazze devono prendersi cura di sé, capire che periodicamente bisogna andare a fare una visita dal ginecologo anche quando si sta bene. Devono essere ascoltate. E possono essere di supporto alle loro amiche. L’informazione è l’arma più potente che possiamo avere».
Gli insegnanti di tutti gli istituti scolastici possono richiedere il video e le informazioni necessarie scrivendo a: scuole@apendometriosi.it
Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.
Per informazioni: A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi