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Varaldo: “Il silenzio delle più alte Istituzioni sulla vicenda dei quattro fratellini di Cuneo è un duro colpo al cuore”

21 dicembre 2020 | 11:14
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Varaldo: “Il silenzio delle più alte Istituzioni sulla vicenda dei quattro fratellini di Cuneo è un duro colpo al cuore”

“Come i fratelli di Cuneo, sono tanti i bambini che nelle comunità passeranno il Natale lontani dalle proprie famiglie, per questo che il sistema deve essere cambiato”

Cuneo. Continua a far sentire il suo appoggio ai fratellini di Cuneo l’AIEF nella persona di Tommaso Varaldo.

“Il silenzio delle più alte Istituzioni sulla vicenda dei quattro fratellini di Cuneo è un duro colpo al cuore di ogni cittadino che crede nello Stato. Tra i compiti delle Istituzioni preposte vi è anche quello di vigilare affinchè non siano calpestati i più elementari diritti dei cittadini. Il Sottosegretario Giorgis, che ha la delega ai minori da parte del Ministro Bonafede, non ha detto una parola e nemmeno risposto alle sollecitazioni di tanti affinché esercitasse il potere ispettivo del Ministero. Non spetta certo a noi, e nemmeno al Sottosegretario, sostituirci alla Magistratura ma mi chiedo, e siamo in molti a farlo, con quale serenità trascorrerà il Natale chi è stato messo a conoscenza degli atti e dei continui appelli lanciati pubblicamente da parte dei fratelli di Cuneo e, potendo intervenire per fare chiarezza sulla vicenda, non l’ha fatto. I quattro fratelli, oggi colpevoli di chiedere ciò che viene loro negato, ovvero di poter tornare insieme dopo oltre 7 mesi, passeranno il Natale non solo lontani dalla propria casa ma separati tra loro. E’ così che si persegue il reale interesse superiore per il benessere del minore? Separando tra loro quattro fratelli minori che chiedono di stare insieme almeno nel giorno di Natale? Su questo sì che il Ministero, esercitando il suo potere ispettivo, deve interrogarsi e chiedere delle risposte al potere giudiziario. Prendendo atto che il Sottosegretario Giorgis persiste nel non intervenire, sollecitiamo la Commissione d’inchiesta sul femmicidio presieduta dalla Senatrice Valente ad esercitare i propri poteri” è quanto ha dichiarato in una nota stampa il Presidente dell’Associazione Infanzia e Famiglia.

“Come i fratelli di Cuneo, sono tanti i bambini che nelle comunità passeranno il Natale lontani dalle proprie famiglie e allora siamo a porre il medesimo quesito che poniamo da tempo: dei quasi 3mila minori fuori famiglia nella Regione Piemonte quanti potrebbero rientrare a casa con un intervento presso il nucleo famigliare e quanti di questi allontanamenti sono da considerarsi allontanamenti evitabili per mezzo di un intervento dei servizi presso il nucleo d’origine? Certamente non pochi ed è per questo che il sistema deve essere cambiato”, ha concluso Varaldo.

Si ricorda inoltre che è possibile firmale la petizione on-line.