Raccolta differenziata, Legambiente boccia il Piemonte: “63,4 è una percentuale inaccettabile”

9 dicembre 2020 | 11:50
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Raccolta differenziata, Legambiente boccia il Piemonte: “63,4 è una percentuale inaccettabile”

Il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Giorgio Prino: “Tutte le province piemontesi superano il 65% di differenziata ad eccezione di Alessandria e Torino che assumono un ruolo di zavorra, attestandosi rispettivamente al 57% e al 58%”

Strigliata netta e veemente ai danni del Piemonte. A effettuarla è stato il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Giorgio Prino, intervenuto questa mattina all’Ecoforum regionale 2o20.

Le ragioni della sfuriata sono da ricercarsi nelle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dalla nostra regione, come riferisce l’ANSA: In Piemonte la raccolta differenziata si ferma a un inaccettabile 63,4%, ancora distante dai livelli di legge del 65%. In Italia mancano impianti funzionali per il riciclo, ma una regione che non raggiunge il 65% non può programmare l’impiantistica sulle esigenze dell’oggi, deve guardare al futuro. In realtà, tutte le province piemontesi superano il 65% di differenziata, ad eccezione di Alessandria e Torino, che assumono un ruolo di zavorra, attestandosi rispettivamente al 57% e al 58%. A rallentare la corsa sono in particolare i due capoluoghi di provincia, rispettivamente con il 47% e il 48% di raccolta differenziata”.

Va tuttavia anche detto che solo 557 Comuni in Piemonte su 1181 hanno raggiunto la soglia del 65%.

C’è anche un aspetto positivo: Aumenta considerevolmente il numero di Comuni rifiuti free, che arrivano a 97, contro i 44 dello scorso anno, in particolare nelle province di Novara e Alessandria – conclude Prino –. La leva essenziale per arrivare a questi risultati è stata la raccolta porta a porta”.