Monsignor Meo Bessone vinto dal Coronavirus, il cordoglio del Torino FC: “Sacerdote dal grande cuore e orgoglioso tifoso granata”

26 dicembre 2020 | 10:08
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Monsignor Meo Bessone vinto dal Coronavirus, il cordoglio del Torino FC: “Sacerdote dal grande cuore e orgoglioso tifoso granata”
Monsignor Meo Bessone (foto tratta dal profilo Facebook di Claudia Forzano)

La compagine calcistica militante in Serie A ha pubblicato una nota sul proprio sito internet ufficiale, nella quale esprime la vicinanza alla famiglia Bessone per il grave lutto che l’ha colpita

La morte di Monsignor Meo Bessone, avvenuta a soli 72 anni nel giorno di Natale, mentre il religioso lottava in ospedale contro il Coronavirus, ha gettato nello sconforto molti fedeli della Granda e non solo.

Fra le sue passioni, infatti, figurava anche quella calcistica nei confronti del Torino, tanto che la società di via Arcivescovado ha deciso di ricordarlo con una nota ufficiale sul proprio sito internet: “Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia Bessone per la scomparsa di don Meo Bessone, parroco di Dogliani e già rettore del Santuario di Vicoforte, sacerdote dal grande cuore e orgoglioso tifoso granata”.

Un pensiero semplice, ma al tempo stesso profondo, al quale si è unito sui social network quello di Claudia Forzano, ex presidente del Torino Club Mondovì “Popolo Granata”: “Come se questo Natale non fosse già abbastanza provato – esordisce –. Abbiamo perso un grande uomo, un grande sacerdote, un grande tifoso del Toro. Innamorato del Santuario del quale conosceva ogni pietra, ogni segreto dei suoi affreschi, ogni forma dei suoi meravigliosi stucchi. Sradicato da Vicoforte, ha accettato con carità cristiana quella croce, ma ha continuato a vivere nei cuori dei vicesi e dei monregalesi, come loro vivevano nel suo, immenso, cuore. Uno di quei sacerdoti che silenziosamente, discretamente, ti erano vicini, ti capivano anche solo con uno sguardo e avevano sempre l’indicazione e il consiglio perfetti. Riposa in pace don Meo, adesso potrai di nuovo parlare del Grande Torino con il caro don Aldo”.