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L’Italia torna in zona rossa: ecco cosa si può e cosa non si può fare

31 dicembre 2020 | 09:50
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L’Italia torna in zona rossa: ecco cosa si può e cosa non si può fare

Dopo tre giorni trascorsi in area arancione, il nostro Paese si ritrova a fare i conti ancora una volta con misure decisamente stringenti, che perdureranno sino all’Epifania (eccezion fatta per il 4 gennaio)

Dopo 72 ore trascorse in area arancione, l’Italia intera torna in zona rossa da oggi, giovedì 31 dicembre 2020, e vi resterà sino all’Epifania compresa, con la sola eccezione di lunedì 4 gennaio 2021 (giornata “arancione” in quanto feriale).

Riepiloghiamo, dunque, tutte le regole che devono essere rispettate in questi giorni di “red zone”.

SPOSTAMENTI. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento ed è sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità. Per il resto, fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti fuori regione, anche per andare a trovare parenti e amici.

DEROGHE. Nei giorni rossi (31 dicembre 2020 e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio) è possibile effettuare un solo spostamento al giorno per andare a far visita a parenti e amici, anche al di fuori del proprio Comune (purché nella stessa regione), comunque per un massimo di due persone, a cui si possono aggiungere i minori di 14 anni, i disabili o persone non autosufficienti. Nei giorni arancioni (4 gennaio) gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio Comune, così come le visite, mantenendo lo stesso principio e un massimo di due persone non conviventi in visita per abitazione. Negli stessi giorni sono consentiti gli spostamenti al di fuori dei Comuni con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri (anche in un’altra regione), ma non nei capoluoghi di provincia. Autocertificazione sempre obbligatoria.

SECONDE CASE. Gli spostamenti verso le seconde case sono sempre consentiti fino al 6 gennaio, ma solo all’interno della stessa regione.

VISITE A PARENTI NON AUTOSUFFICIENTI. Spostamenti consentiti fino al 6 gennaio, anche tra Comuni e regioni differenti.

COPPIE. Vedere il proprio partner sarà possibile soltanto se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

ATTIVITÀ COMMERCIALI. Aperti anche nei giorni rossi gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i tabaccai, le edicole, le librerie, i parrucchieri, le lavanderie. Chiusi i negozi di abbigliamento, le gioiellerie, i centri estetici, i centri commerciali (a esclusione degli esercizi consentiti). Chiusi per tutto il giorno bar e ristoranti, ma sarà consentito l’asporto; prevista la consegna a domicilio dalle 5 alle 22.

FESTE. Le feste sono sempre vietate, tanto in pubblico quanto in privato.

SPORT. Sì all’attività motoria, individualmente e in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione, e all’attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.

MESSE. I fedeli si potranno recare a messa sia nei giorni rossi che in quelli arancioni, purché muniti di autocertificazione. Nei giorni rossi si dovranno scegliere chiese vicine alla propria residenza, negli arancioni i fedeli potranno raggiungere qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5mila abitanti, è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 chilometri.