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L’AIEF lancia su change appello a Bonafede e Giorgis: “Intervengano con urgenza su caso 4 fratelli di Cuneo”

1 dicembre 2020 | 18:53
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L’AIEF lancia su change appello a Bonafede e Giorgis: “Intervengano con urgenza su caso 4 fratelli di Cuneo”
Tommaso Varaldo, presidente Aief

Varaldo, presidente Aief e Rizzotti, vicepresidente dei senatori di Forza Italia hanno lanciato una petizione on line nella giornata di ieri, lunedì 30 novembre

“Lanciamo una raccolta firme diretta al Sottosegretario Giorgis, in primis come Sottosegretario alla Giustizia con delega ai minori e poi come parlamentare piemontese, affinché il Ministero della Giustizia adotti con urgenza iniziative ispettive sul caso dei quattro fratellini di Cuneo divisi tra loro in diverse comunità da 140 giorni”.

Annuncia così la petizione indirizzata al Ministro Bonafede e al Sottosegretario Giorgis Tommaso Varaldo, Presidente dell’Associazione Infanzia e Famiglia – AIEF che sta seguendo la vicenda dei fratellini di Cuneo.

“Chiediamo al Ministero di esercitare il suo potere ispettivo per far luce su questa vicenda e verificare che non siano stati lesi alcuni diritti dei minori, come il diritto ad essere ascoltati nelle proprie volontà in base all’età e alla capacità di discernimento. Con l’interrogazione parlamentare depositata ieri dalla Senatrice Maria Rizzotti si interroga, inoltre, il Ministro per chiedere se non ritenga che le modalità di intervento riportate anche dalla stampa possano provocare traumi indelebili nei minori e siano contrarie all’obbligo per lo Stato di promuovere il benessere dei cittadini minori, come previsto anche dalla Dichiarazione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” continua l’appello dell’Associazione Infanzia e Famiglia – AIEF.

“Se un minore arriva a scrivere “sarebbe stato meglio se mia madre non avesse denunciato le violenze perché forse a quest’ora saremmo a casa con la nostra famiglia”, allora riteniamo sia d’obbligo per gli organi dello Stato approfondire se a questo giovane cittadino lo Stato abbia, non solo garantito i più elementari diritti, ma abbia anche saputo dimostrare la propria autorevolezza nel difendere sempre le vittime, la Verità, la Giustizia e la Libertà, in particolare, quella dei suoi cittadini più vulnerabili: i minori”, conclude Varaldo.

A lui si è unita la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Maria Rizzotti che ha depositato ieri, lunedì 30 novembre, un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Chiediamo al ministro di occuparsi quanto prima di questa vicenda e al ministero della Giustizia di esercitare il suo potere ispettivo per verificare che non siano stati lesi alcuni diritti dei minori, come il diritto ad essere ascoltati nelle proprie volontà in base all’età e alla capacità di discernimento” ha concluso Rizzotti.

La petizione è on-line da ieri.