Il Comune di Ormea inserito fra i “Borghi Autentici d’Italia”

7 dicembre 2020 | 15:39
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Il Comune di Ormea inserito fra i “Borghi Autentici d’Italia”
Ormea (foto di Gabriele Cristiani)

È la seconda città della provincia di Cuneo, dopo Saluzzo, ad aderire a questa rete fra territori italiani, i cui protagonisti sono le comunità e le amministrazioni locali, realtà consapevoli di avere risorse e opportunità per creare nuovo sviluppo

Dopo Saluzzo, anche il Comune di Ormea rappresenterà da oggi la provincia di Cuneo all’interno del sodalizio “Borghi Autentici d’Italia”: trattasi, nello specifico, di una rete fra territori italiani, i cui protagonisti sono le comunità e le amministrazioni locali, realtà consapevoli di avere risorse e opportunità per creare nuovo sviluppo.

Questa la descrizione di Ormea da parte della pagina Facebook ufficiale del progetto: “Immerso nel cuore delle Alpi Liguri, là dove la provincia di Cuneo sussurra a quella di Imperia, il borgo deve il proprio nome al gran numero di olmi un tempo diffusi sul territorio (dal latino Ulmeta). Da sempre terra di passaggio e di floridi scambi commerciali, Ormea conserva una caratteristica pianta urbanistica a forma di cuore, tagliata dalla centralissima via Roma (vivace arteria stradale con diversi negozi e attività) e da un intricato labirinto di vicoli detti ‘trevi’ nel dialetto locale. Dominata da un lato dal monte Armetta (1.739 metri) e dall’altro dall’omonimo Pizzo (2.476 metri), Ormea custodisce diverse peculiarità storico-artistiche degne di nota. Tra queste i resti del Castello (costruito nel X secolo), la chiesa di San Martino, un’abitazione signorile di origine trecentesca, diverse statue in marmo nero locale e altrettante ville in stile liberty”.

E ancora: “Posto al capolinea della ferrovia turistica del Tanaro e ricco di itinerari escursionistici di pregio (come l’affascinante Balconata che connette le storiche frazioni comunali), il borgo è altresì celebre per l’enogastronomia che amalgama la cucina bianca di montagna con i sapori dell’entroterra ligure. Tra i piatti più tradizionali, allora, la polenta saracena (realizzata con patate, farina di frumento e farina di grano saraceno e condita con funghi secchi, porri e latte), il cin, le fozze e l’Ormea, tipico formaggio vaccino d’alpeggio prodotto in forme rotonde da sei o sette chilogrammi.

COS’È “BORGHI AUTENTICI D’ITALIA”“‘Borghi Autentici d’Italia’ è una rete fra territori italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori locali e gli operatori economici e culturali dei luoghi. Sono realtà che non si lamentano del declino e dei problemi, che sono consapevoli di avere risorse e opportunità per creare nuovo sviluppo, realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare. La rete ‘Borghi Autentici ‘è costituita in associazione, alla quale aderiscono piccoli e medi Comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale. I ‘Borghi Autentici’ sono impegnati in un percorso, talvolta complesso, di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del contesto sociale, ambientale e culturale. È una piccola parte dell’Italia che trova le sue motivazioni strategiche per avviare progetti ed iniziative e azioni di sviluppo. nell’identità, nel paesaggio, nella cultura produttiva, nel proprio modo di vivere, nella storia e nelle tradizioni dei luoghi. È una realtà che considera la comunità locale quale elemento decisivo del proprio disegno di sviluppo, la comunità quale luogo, contesto umano e culturale che è sinonimo del buon vivere, di gusto, tradizioni, di un sapere fare creativo e di una dimensione sociale dolce; una comunità che si apre all’esterno e diviene “comunità ospitale” protagonista della nuova soft economy. L’associazione è indipendente sul piano politico, economico d istituzionale; essa è aperta ad ogni forma di confronto e collaborazione con altri soggetti pubblici e privati che siano impegnati su iniziative di sviluppo locale caratterizzate da obiettivi di valorizzazione delle risorse e delle identità locali, di sostenibilità e tutela della biodiversità dei territori, di promozione della qualità e delle capacità locali, quali opportunità per disegnare uno sviluppo competitivo basato sull’innovazione”.