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Il Buongiorno di Cuneo24

22 dicembre 2020 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1989 a Berlino la Porta di Brandeburgo riapre dopo quasi 30 anni, terminando definitivamente la divisione tra Germania Est e Germania Ovest

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:59 e tramonta alle 16:59. Durata del giorno nove ore.

Santi del giorno
Santa Francesca Saverio Cabrini, vergine, è la protettrice degli emigranti.
San Demetrio di Ostia, martire.
San Flaviano, martire.

Avvenimenti
1947 – La Costituzione italiana è approvata. L’aula della Camera è gremita in ogni scranno per il grande appuntamento con la storia: all’ordine del giorno c’è la votazione della Costituzione della Repubblica italiana, cui hanno lavorato per oltre un anno tutte le forze politiche. D’altronde i 556 deputati (tra di loro 21 donne) sono stati votati il 25 giugno 1946 per formare quell’Assemblea Costituente (la prima in Italia eletta a suffragio universale), il cui principale compito era di redigere la nuova carta costituzionale. Il tutto a cento anni di distanza dall’adozione dello Statuto Albertino, che era diventato il testo fondamentale del Regno d’Italia nel 1861 ma che, dopo la sconfitta della monarchia al referendum del ’46, non era più conciliabile con il mutato assetto repubblicano. All’apertura dei lavori, prende la parola Meuccio Ruini, presidente della Commissione per la Costituzione, di cui fanno parte 75 membri incaricati di stendere il progetto generale del prezioso documento. Nelle sue parole emerge il momento difficile che attraversa la Nazione, colpita da una grave crisi economica e sociale, di fronte alla quale le istituzioni sono chiamate a dare un segnale di solidità e di lungimiranza per le future generazioni. Questo segnale, per Ruini, è nella libera Costituzione che l’Italia sta per darsi, da lui definita «inno di speranza e di fede» e in grado di porre un argine invalicabile agli errori e ai soprusi del recente passato. Si arriva al fatidico momento del voto e la procedura adottata è a scrutinio segreto. Un’ora dopo il Presidente dell’Assemblea Costituente, Umberto Terracini, dà lettura dell’esito della votazione: presenti 515; maggioranza 258; voti favorevoli 453; voti contrari 62. La Costituzione è approvata! Tra gli applausi dei presenti levatisi in piedi, si alza il coro unanime «Viva la Repubblica!». Firmata cinque giorni dopo, in una cerimonia solenne a Palazzo Giustiniani dal Capo dello Stato (carica provvisoria in attesa di assumere il titolo di Presidente della Repubblica) Enrico De Nicola, dal Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dallo stesso Terracini, entrerà in vigore dal 1° gennaio del 1948. La legge fondamentale dello Stato italiano è composta da 139 articoli (cinque dei quali saranno abrogati con la legge costituzionale del 2001) divisi in quattro sezioni: Principi fondamentali (articoli 1-12); Diritti e doveri dei cittadini (articoli 13-54); Ordinamento della Repubblica (articoli 55-139); Disposizioni transitorie e finali (articoli I-XVIII). È imperniata su una concezione antiautoritaria dello Stato, che si traduce nell’assegnare un ruolo centrale al Parlamento rispetto al potere esecutivo. Aspetto quest’ultimo che rimanda a un’altra peculiarità: è una costituzione “rigida”, con riferimento sia al fatto che è modificabile soltanto con una maggioranza qualificata di ciascuna camera; sia all’eventualità che leggi in contrasto con essa vengano poste al vaglio della Corte Costituzionale. La discussione parlamentare sul testo, passata attraverso 170 sedute, è stata tutt’altro che agevole e su ogni singolo articolo si sono scontrate le diverse sensibilità politiche. A partire dal 1° articolo su cui si sono trovati tutti concordi che dovesse indicare il tipo di democrazia adottato: la versione finale «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro» è nata come sintesi tra la «Repubblica democratica dei lavoratori» di Palmiro Togliatti e della sinistra e la «Repubblica fondata sui diritti della libertà e sui diritti del lavoro» dei repubblicani di Ugo La Malfa. Del testo approvato nel 1947 si conservano tre originali, uno dei quali presso l’archivio storico della Presidenza della Repubblica.
1970 – Esce al cinema Lo chiamavano Trinità…: Bambino è un ladro di cavalli evaso dal carcere, che si finge sceriffo; a mettergli i bastoni tra le ruote arriva il fratello, che scombina i suoi piani “predatori” e lo costringe a difendere gli agricoltori dal prepotente Maggiore Harriman. Alla fine troverà un validissimo alleato proprio nel fratello, perché lui è… Trinità, la mano destra del Diavolo. Diretto da Enzo Barboni, Lo chiamavano Trinità… debuttò nelle sale italiane il 22 dicembre 1970, portando una piccola grande rivoluzione nel genere western. Per la prima volta le vicende di pistoleri e cowboy dell’ovest d’America lasciavano entrare la comicità, grazie alle scazzottate e alle battute memorabili della coppia d’oro Bud Spencer e Terence Hill. Vittorioso al botteghino (con oltre tre miliardi d’incasso), il film entrò tra i classici dello spaghetti-western, seppur in chiave umoristica. Girato in provincia di Roma (tra Camposecco e Campo della Pietra), ebbe un seguito in …continuavano a chiamarlo Trinità (1971).
1989 – A Berlino la Porta di Brandeburgo riapre dopo quasi 30 anni, terminando definitivamente la divisione tra Germania Est e Germania Ovest.
1997 – Il regista statunitense Woody Allen sposa la ventisettenne Soon-Yi Previn, figlia adottiva coreana di Mia Farrow, all’epoca convivente di Allen: il matrimonio solleva aspre polemiche nei rotocalchi scandalistici.

Nati in questo giorno
Giuseppe Bergomi – E’ un ex calciatore, campione del mondo nel 1982 (a 18 anni) e medaglia di bronzo nei Mondiali di Italia ’90. Nella sua lunga carriera (dal 1979 al 1999) indossa solo la maglia dell’Inter, in campionato per 519 volte nel ruolo di difensore ma con 23 reti all’attivo. A metà dicembre 2020, è dodicesimo nella classifica generale delle presenze in serie A (seguito da Alberto Gilardino a 514, ritiratosi il 20 settembre 2018) e quarto in quella dei calciatori che hanno militato in una sola squadra. In carriera vince due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e tre edizioni della Coppa UEFA. Nel 2004 è inserito da Pelé nella lista FIFA 100, ovvero tra i 125 migliori calciatori viventi. In Nazionale gioca 81 volte, segnando 6 gol. Partecipa a 4 Mondiali, come Rivera, Albertosi, Zoff, Maldini, Cannavaro. Il portiere Buffon con 5 tornei detiene il record di Mondiali disputati da un calciatore italiano.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica allena squadre di livello giovanile del Monza e dell’Atalanta. Dal 2003 è anche un apprezzato opinionista televisivo di Sky, spesso in coppia con il giornalista Fabio Caressa, con cui commenta pure i giochi FIFA per playstation. Festeggia 57 anni.
Piero Angela – Un volto storico della TV pubblica, dove da oltre trent’anni conduce per mano il pubblico, di tutte le età, alla scoperta della scienza e del sapere in generale. Figlio di un giusto tra le nazioni (il padre Carlo, medico, salvò numerosi ebrei dalla deportazione), nasce a Torino, dove fin da piccolo coltiva la sua sconfinata passione per la musica jazz, imparando a suonare il pianoforte. L’assunzione in RAI nel 1952 lo destina alla carriera giornalistica, prima come cronista alla radio e poi come corrispondente dall’estero per la TV, fino al prestigioso primato di primo conduttore del TG2. La straordinaria esperienza dello sbarco sulla Luna (20 luglio 1969), raccontata dallo stesso Angela in un documentario, lo istrada verso la divulgazione scientifica, che porta sul piccolo schermo negli anni Settanta, con le trasmissioni Destinazione uomo e Indagine sulla parapsicologia. L’esempio che gli viene dal mondo anglosassone, su tutti David Attenborough (un pioniere del documentario naturalistico), fa maturare in lui l’idea di Quark, programma che debutta sulla prima rete, il 18 marzo 1981, registrando 9 milioni di telespettatori. Un successo senza precedenti che lo accompagna negli anni, attraverso le versioni aggiornate di “Il mondo di Quark” e “Superquark”.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, dalla fine degli anni Ottanta è impegnato con il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, da lui cofondato nel 1988) nella lotta contro maghi, astrologi e quanti millantano “poteri” paranormali. Festeggia 92 anni.

Eventi sportivi
2003 – Pallone d’oro: Pavel Nedvěd ha vinto la 48ª edizione del “Pallone d’oro”. Il giocatore ceco della Juventus è seguito in classifica, stilata sulla base dei voti espressi da 52 giurati, da Thierry Henry dell’Arsenal e da Paolo Maldini del Milan. Tra i 26 atleti presenti nella graduatoria finale ben sette sono italiani e undici hanno giocato in società italiane.

Proverbio / Citazione
Sotto la neve pane, sotto l’acqua fame.
“Il bene e il male sono due simboli. In realtà le cose sono un po’ più complicate.” Piero Angela