Confesercenti Cuneo e il consigliere regionale Paolo Bongioanni uniti: “Il decreto Natale affossa l’imprenditoria”

19 dicembre 2020 | 18:35
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Confesercenti Cuneo e il consigliere regionale Paolo Bongioanni uniti: “Il decreto Natale affossa l’imprenditoria”

L’esponente di Fratelli d’Italia rincara la dose: “Questo Governo non capisce l’importanza dell’imprenditoria ed è come parlare con un muro di gomma. I ristori sono una pillola che non porterà benefici e tutto questo ci catapulta in una crisi economica senza precedenti”

“Dopo giorni di incertezze e di attesa, finalmente il Governo si è degnato di dirci cosa intende fare per le vacanze natalizie, con un decreto che sembra essere una beffa per tutti gli operatori economici che, oggi più che mai, hanno bisogno di certezze e di organizzazione, di strategie concrete e soprattutto chiare”.

Traboccano preoccupazione e amarezza a fiumi dalle parole di Nadia Dal Bono, direttore generale di Confesercenti Cuneo, che sottolinea quanto il danno economico sia “incalcolabile: senza buon senso né equilibrio, è stato cancellato uno dei periodi migliori per il commercio. Mi pare superfluo sottolineare che il ristoro previsto è irrisorio e assolutamente inadeguato: le risorse stanziate per tutta l’Italia servirebbero a malapena per la sola regione Piemonte.

“Il rischio di chiusura totale per molte aziende è estremamente alto – aggiunge Nadia dal Bono –, con una ripercussione sul tessuto economico della Granda senza precedenti. Perché è bene ricordare che una serranda che non si rialza provoca ricadute su una lunga filiera produttiva, passando per i molti lavoratori destinati a restare senza una occupazione.Oltre alla crisi economica, questa situazione che penalizza soprattutto il settore dell’ospitalità, della somministrazione e del commercio in genere, avrà anche delle ricadute sociali e psicologiche non indifferenti”.

Le ha fatto eco il consigliere regionale Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia): “Condivido pienamente le preoccupazioni di Confesercenti. Da sempre mi batto per difendere le piccole e medie imprese che, soprattutto in provincia di Cuneo, costituiscono un solido tessuto economico. Non per niente la Granda ha il rapporto partite Iva-popolazioni più alto a livello nazionale. Questo governo, però, non capisce l’importanza dell’imprenditoria ed è come parlare con un muro di gomma. I ristori sono una pillola che non porterà benefici e tutto questo ci catapulta in una crisi economica senza precedenti”.