Coldiretti Cuneo: le fake news mettono K.O. le stalle

3 dicembre 2020 | 09:29
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Coldiretti Cuneo: le fake news mettono K.O. le stalle

Basta disinformazione e speculazioni: occorre valorizzare i nostri allevamenti che producono qualità. Intanto arriva la “carne in provetta”

Due stalle su tre hanno risentito della crisi generata dalla pandemia, subendo gravi riduzioni dei prezzi e speculazioni alimentate dalle fake news. È quanto rileva Coldiretti sulla base dell’indagine Istat relativa all’impatto del Covid-19 sul comparto degli allevamenti.

L’Istituto nazionale di ricerca evidenzia che “il settore degli allevamenti è stato colpito in modo notevole dagli effetti della pandemia anche a causa del diffondersi di numerose fake news sull’impatto degli allevamenti intensivi, accusati di essere responsabili dei problemi ambientali del nostro pianeta e, nello specifico, della situazione pandemica attuale oltre a rappresentare un fattore di rischio per la diffusione del virus”.

“Al contrario – ricorda il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – la zootecnia alimenta economie circolari con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni e alla base dell’agricoltura biologica. La nostra carne e il nostro latte nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie ad iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori”.

La disinformazione – sottolinea Coldiretti – ha dunque aggravato la crisi economica dovuta alla pandemia con la chiusura diffusa di hotel, ristoranti e catering e i limiti agli scambi commerciali. Le principali difficoltà evidenziate dagli allevatori secondo l’Istat sono la riduzione dei prezzi di vendita (63,4%), seguita dal calo della domanda (55,3%) e dalla difficoltà di consegna della produzione per il 18%.

Come se non bastasse, è notizia di oggi l’arrivo per la prima volta nei ristoranti di carne sintetica ottenuta in laboratorio a Singapore per la quale tre italiani su quattro, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, esprimono forti perplessità di natura salutistica ed etica.

“L’annuncio è la dimostrazione che dietro ai ripetuti e infondati allarmismi sul consumo di carne c’è una precisa strategia delle multinazionali che stanno investendo su prodotti di laboratori altamente remunerativi. L’emergenza globale provocata dal Coronavirus ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che la carne creata in laboratorio certamente non assicura” commenta il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it

Immagine tratta dal sito pixabay.com