Bra conta 198 positivi al Coronavirus: “Casi in diminuzione del 25%, ma gli over 60…”

Come indica la mappa della Regione Piemonte in merito all’andamento del contagio in Piemonte, sono 198 i domiciliati a Bra attualmente positivi al Coronavirus.

“Di questi, 16 sono ricoverati all’ospedale ‘Michele e Pietro Ferrero’ di Verduno – dichiara il sindaco, Gianni Fogliato –. La curva del contagio a livello locale è in diminuzione rispetto alla scorsa settimana (-25%), ma crescono ancora gli over 60 positivi, che raggiungono quota 56,5% sul totale”.

“Non è il momento di abbassare la guardia – prosegue il primo cittadino –: dall’andamento di queste settimane dipenderà l’avvio del nuovo anno, che ci auguriamo tutti possa essere più sereno, e anche il ritorno in presenza a scuola, obiettivi che sono strettamente correlati ai comportamenti di ciascuno di noi e allo scrupoloso rispetto delle regole nella nostra quotidianità. Oltre all’osservanza delle basilari misure di prevenzione in ogni situazione, è fondamentale attuare con responsabilità il distanziamento sociale di almeno un metro anche in bar e ristoranti, dove non potranno esserci persone in piedi in prossimità dei tavoli, ai quali ricordo che potranno sedersi massimo 4 persone. Ciò vale sia all’interno che all’esterno del locale. Si raccomanda inoltre di indossare la mascherina anche durante la conversazione, abbassandola solo il tempo necessario per consumare. In assenza di posti a sedere all’interno del locale, l’accesso dovrà essere limitato a un numero di clienti tale da rispettare sempre e comunque il distanziamento sociale tra i presenti di almeno un metro, ponendo attenzione al numero massimo di persone riportato nei cartelli affissi all’esterno dell’esercizio”.

Infine, “è importante ricordare che l’obbligo del distanziamento di sicurezza vale sempre, anche durante l’azione del fumare, permessa solo se può essere garantita la distanza di almeno un metro dagli altri. Mi appello alla responsabilità e al buon senso anche per gli ambienti domestici e la vita privata, per limitare al massimo le occasioni di contagio, a tutela personale e dei nostri cari. Attenzioni e piccoli sacrifici dalle ricadute enormi rappresentano l’unico strumento, al momento, in grado di evitare una terza ondata”.