“Si consenta ai cittadini di raggiungere il parrucchiere o il negozio di fiducia in un altro Comune”: la lettera di FDI ai prefetti del Piemonte

10 novembre 2020 | 14:10
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“Si consenta ai cittadini di raggiungere il parrucchiere o il negozio di fiducia in un altro Comune”: la lettera di FDI ai prefetti del Piemonte

“Ci chiediamo se sia possibile, mediante un’interpretazione più estensiva della norma, permettere l’accesso a tali attività, magari mediante esclusivo utilizzo di mezzi propri, al fine di evitare il più possibile ogni contatto”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, il capogruppo Paolo Bongioanni, gli assessori Elena Chiorino e Maurizio Marrone, il vicecapogruppo Davide Nicco e il segretario regionale Fabrizio Comba hanno indirizzato in queste ore una lettera ai prefetti del Piemonte per chiedere che in questo momento estremamente delicato sia concessa la possibilità di permettere l’accesso alle attività autorizzate a rimanere aperte anche in Comuni diversi da quello di residenza.

La proposta è che l’accesso possa essere garantito mediante esclusivo utilizzo di mezzi propri, ciò al fine di evitare l’utilizzo del trasporto pubblico.

In particolare, gli esponenti del gruppo consiliare fanno una richiesta che volge a un’interpretazione più estensiva della norma contenuta nell’ultimo decreto emanato dal presidente del Consiglio dei Ministri per permettere il normale svolgimento delle attività lavorative.

“L’obiettivo di Fratelli d’Italia è quello di permettere alle attività autorizzate di continuare a lavorare – dichiarano i firmatari – così come di permettere ai cittadini piemontesi di muoversi anche nei Comuni diversi da quello di residenza, nel rispetto assoluto della sicurezza e della salute delle persone. Tutti ne otterrebbero un giovamento, sia i cittadini, che si sentono privati della loro libertà, sia le attività commerciali, che si potranno rivolgere ai loro fornitori di fiducia. Così facendo permetteremo ai piemontesi un ritorno ad una quasi normalità pur osservando rigorosamente le norme di distanziamento sociale”.