Sei giorni dopo Gisele, Limone Piemonte piange anche Eraldo Cellario: “Il destino li ha fatti ritrovare subito”

19 novembre 2020 | 16:17
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Sei giorni dopo Gisele, Limone Piemonte piange anche Eraldo Cellario: “Il destino li ha fatti ritrovare subito”
Gisele Muratore ed Eraldo Cellario nel giorno delle loro nozze
Sei giorni dopo Gisele, Limone Piemonte piange anche Eraldo Cellario: “Il destino li ha fatti ritrovare subito”
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Sei giorni dopo Gisele, Limone Piemonte piange anche Eraldo Cellario: “Il destino li ha fatti ritrovare subito”
Sei giorni dopo Gisele, Limone Piemonte piange anche Eraldo Cellario: “Il destino li ha fatti ritrovare subito”

Addio allo storico imprenditore ed ex assessore comunale al Commercio, deceduto questa mattina all’ospedale di Cuneo. La figlia Rosalba (per tutti “Baba”): “Non potevano stare separati, si sono amati follemente”

Insieme hanno scritto pagine fondamentali della storia di Limone Piemonte e, sempre insieme, hanno tracciato la parola fine sull’ultimo capitolo di una vita permeata dall’amore più profondo e dal sorriso più sincero (e contagioso). A soli sei giorni di distanza dalla sua Gisele, con la quale ha raggiunto il traguardo dei 56 anni di matrimonio, un arresto cardiaco si è rivelato fatale per Eraldo Cellario (86 anni), celebre imprenditore della val Vermenagna.

“Sembrava che volesse seguire mia mamma – commenta la figlia Rosalba (per tutti Baba), colpita dal lutto assieme al fratello Pier Luigi (Pilù) –Sono stati insieme a lungo e il destino li ha fatti ritrovare subito, perché loro non potrebbero stare l’uno senza l’altra”.

Un sentimento d’altri tempi e davvero invidiabile quello che per oltre mezzo secolo ha unito Eraldo e Gisele, senz’ombra di dubbio una delle coppie non soltanto più belle, ma anche decisive per la svolta turistico-commerciale di Limone Piemonte.

I due si conobbero quando Gisele Muratore, turista francese originaria di Roquebrune, trascorse un periodo in villeggiatura nella Perla delle Alpi Marittime ed Eraldo si innamorò pazzamente di lei, trovando il coraggio di dichiararsi e di dare libero sfogo ai suoi sentimenti. L’uomo in quel periodo era considerato un autentico pioniere dell’industria del tempo libero, poiché aprì la prima sala da ballo con juke box alla fine degli anni Cinquanta, per poi inaugurare alcuni anni più tardi la discoteca “La Lanterna”, immarcescibile emblema limonese.

Gisele ed Eraldo Cellario convolarono a nozze nel 1964 e, oltre a “La Lanterna” (che ora ha lasciato il posto alla steack-house “Le Boucher”), gestirono altri locali notturni a Limone, inclusa un’enoteca, poi trasformata nel pub Saint Patrick’s (oggi bed and breakfast).

Furono anni impegnativi e colmi di soddisfazioni, che sfociarono poi nella meritata pensione per entrambi. Eraldo Cellario, però, fu attivo anche sul fronte amministrativo per più mandati, giungendo a rivestire la carica di assessore al Commercio e di consigliere della Comunità Montana, e nel settore sportivo: appassionato di calcio e grande tifoso del Torino, ebbe il merito di organizzare i tornei estivi più rinomati e fu anche presidente di associazioni sportive e calcistiche della vallata.

Nel tempo libero, amava dilettarsi sulla pista da ballo, naturalmente con la sua Gisele: erano due danzatori provetti e amavano il liscio, il boogie e il rock and roll.

A piangerli non ci sono solo Baba e Pilù, ma anche i loro cinque nipoti e una piccolissima pronipote, che porta (anche) il nome della nonna: si chiama infatti Amelia Gisele ed è figlia di Carlotta Gaddo, consigliera comunale di Limone Piemonte.

L’ultimo saluto (anche qui il destino ci ha messo lo zampino) avrà luogo per entrambi domani: alle 15, nella chiesa di San Pietro, si terranno le esequie di Eraldo Cellario, mentre alle 16, presso la chiesa della Madonnina, si terrà un momento di preghiera e di commemorazione in ricordo di Gisele Muratore.