Ritardi sulla Banda ultralarga: l’onorevole Chiara Gribaudo interroga i Ministeri

17 novembre 2020 | 10:28
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Ritardi sulla Banda ultralarga: l’onorevole Chiara Gribaudo interroga i Ministeri

La vice capogruppo del PD alla Camera ha presentato un’interrogazione ai ministri Pisano, De Micheli e Patuanelli circa i ritardi nell’attuazione di un’infrastruttura digitale adeguata nella provincia. “Non possiamo aspettare ancora tre anni”.

L’onorevole cuneese Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Partito Democratico alla Camera, riscontrando cospicui ritardi riguardo all’istituzione della banda ultralarga nella Provincia di Cuneo, ha presentato un’interrogazione alla Ministra dell’Innovazione Paola Pisano, alla Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. L’esigenza di un chiarimento dai dicasteri è giunta anche in virtù del periodo storico che stiamo vivendo, nel quale, tra smart working e didattica a distanza, l’istituzione di un’infrastruttura digitale all’avanguardia è indispensabile per tutti i cittadini.

I ritardi nell’attuazione del Piano banda ultralarga stanno causando un danno importante ai cittadini della nostra provincia, che in questi mesi di smartworking e di didattica a distanza si trovano senza un’infrastruttura digitale adeguata. Per questo ho presentato un’interrogazione alla Ministra dell’innovazione Paola Pisano, alla Ministra delle infrastrutture De Micheli e al Ministro dello sviluppo economico Patuanelli, per chiedere un’accelerazione dei cantieri contro questo ingiusto digital divide. Nel rapporto Invitalia del 31 ottobre 2020 sullo stato di avanzamento del Progetto BUL, si afferma che sui 1497 progetti previsti nei 1115 comuni piemontesi coinvolti, al momento risultano consegnati soltanto 560 progetti esecutivi in 404 comuni; di questi, soltanto 147 risultano eseguiti e completati e un numero ancora inferiore è stato collaudato e la rete resa disponibile al mercato. Un ritardo troppo forte che va assolutamente colmato, come chiesto recentemente anche da UNCEM. La montagna e le aree interne avranno un’occasione di rilancio e di crescita straordinaria attraverso una connettività più seria, ma non possiamo aspettarla ancora tre anni.