“Rallentare raddoppio linea ferroviaria Cuneo-Fossano penalizza tutta la provincia”

22 novembre 2020 | 09:16
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“Rallentare raddoppio linea ferroviaria Cuneo-Fossano penalizza tutta la provincia”

Antonio Panero, vicesindaco di Centallo e coordinatore provinciale del Popolo della Famiglia: “i servizi alle famiglie e ai cittadini non devono avere colore politico”

Scrive Antonio Panero, vicesindaco di Centallo e coordinatore del Popolo della Famiglia della provincia di Cuneo.

“Non posso credere che questioni partitiche possano penalizzare pendolari, studenti e famiglie e posso usare un’espressione forte leggendo la notizia del voto contrario della maggioranza consigliare di Fossano al raddoppio della linea ferroviaria per Cuneo, sono rimasto sconcertato. Prima di esprimermi, ho voluto ponderare bene la tematica e, conoscendo bene la materia, penso di poter fare alcune considerazioni. Senza volere entrare in merito alle problematiche di Fossano, sono rimasto allibito dalle motivazioni addotte dalla maggioranza per respingere la mozione, tutte improntate al “benaltrismo”. Sono consapevole che Fossano, al pari di tutti i Comuni italiani, abbia questioni importanti da risolvere, molte delle quali legate al trasporto; ma quando si parla del raddoppio della linea ferroviaria che collega il capoluogo di provincia a Torino, con un carico di pendolari e studenti rilevante, questo deve diventare preminente.

Il doppio binario consentirebbe di ridurre i tempi di percorrenza, evitando gli incroci con i treni in senso opposto a Centallo, Maddalene e San Benigno, di aumentare le corse nelle fasce orario dei pendolari e, non per ultimo, di porre in essere una sicurezza che il semplice binario, pur con tutte le innovazioni tecnologiche , ovviamente non può dare.

Poiché si discute da sempre sulla necessità di incrementare il trasporto merci su rotaia, il raddoppio consentirebbe di avere più tracce per i treni merci, senza condizionare il trasposto viaggiatori. E poi c’è una motivazione che dovrebbe prescindere da ogni altra ed è la sensibilità verso i problemi del territorio, più importanti di ogni diatriba partitica”.