Perugia: con Ghisolfi banche alleate dell’economia g-locale

9 novembre 2020 | 15:43
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Perugia: con Ghisolfi banche alleate dell’economia g-locale

Parola d’ordine: marciare contro la pandemia, senza chiudere ai mercati esteri

La Città da cui parte la Marcia della Pace dà avvio alla corsa per l’internazionalizzazione. Perché, potrà sembrare paradossale ma non lo è, il tempo del distanziamento e del lockdown impone che le tecnologie della virtualità siano utilizzate per creare contatti reali fra le Persone e fra gli Operatori economici e bancari per innovare le modalità di export, dal momento che molti beni e servizi dovranno continuare a circolare, e che interi mercati di destinazione saranno riposizionati e avvicinati a quelli di partenza e di origine delle merci e dei prodotti.

Un’occasione strategica per un Paese come l’Italia che può ricondurre a sé intere produzioni oggi spezzettate in più parti del mondo, e renderle più efficienti e tracciabili. Una sfida che parte da Perugia e che avrà il proprio culmine in occasione del Glocal Economic Forum Esg89 Digital Event, patrocinato dalla Regione  Umbria e dal Comune di Perugia, e che si svolgerà il 13 novembre mettendo in collegamento le più alte personalità rappresentative del mondo istituzionale, imprenditoriale, finanziario, creditizio e comunicativo per fare del capoluogo del Centro Italia – culla con la vicina Assisi della tradizione sociale e religiosa Francescana e del nuovo umanesimo economico – la capitale centrale dell’internazionalizzazione.

Il settore bancario sarà rappresentato dal Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, nel ruolo di rappresentante dell’Italia nei Gruppi europeo e mondiale delle Casse di Risparmio, il quale interverrà nella sezione pomeridiana, quella dedicata agli interventi dei vertici politico-amministrativi ed economico-finanziari del Paese. Assieme a Ghisolfi, interverranno: il Sottosegretario all’economia e alle finanze, Pier Paolo Baretta; la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; l’economista ed ex Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta; Emma Marcegaglia, a capo dell’omonimo Gruppo Industriale, past president di Confindustria ed Eni; Paolo Gambarini di Wise SGR Società di gestione del risparmio; Domenico Guzzini della “Fratelli Guzzini” (design per la tavola e la cucina) campione del made in Italy e presidente di Confindustria Macerata; Francesca Colaiacovo di Financo (produzione e commercializzazione di cemento e calcestruzzo); Tiziana Crociani di Ti Style It (servizi a sostegno dell’avviamento e dello sviluppo di marchi di lusso); l’opinionista e scrittore Davide Giacalone.

Un autentico tavolo di lavoro nel quale i ruoli applicativi dei diversi relatori apicali consentiranno di affrontare in pieno i temi nella loro assoluta concretezza e con sviluppi dibattimentali che si annunciano fin da ora vivaci, registrando nei fatti una convergenza con le riflessioni portate avanti dal Prof. Ghisolfi nel corso degli interventi televisivi e giornalistici.

Due esempi in particolare: il Sottosegretario Baretta sta concentrando le proprie deleghe al Ministero MEF sui temi connessi all’utilizzo del Recovery Found europeo per progetti che al fondo perduto immediato (a partire da chi ha dovuto chiudere la propria attività per l’imposizione governativa dei DPCM) associno riforme di lungo periodo dell’azienda Italia, richieste da Bruxelles; mentre l’ex Ministro Brunetta sta portando avanti una personale battaglia, diremmo “bipartisan”, affinché il nuovo MES – da opporre all’emergenza sanitaria vissuta dal nostro Paese – sia immediatamente ratificato e sottoscritto dal Governo Conte. Si tratta di 37 miliardi che sarebbero assegnati all’Italia a tassi negativi, cioè di fatto senza alcun costo del denaro ma anzi con la possibilità di abbattere il capitale previsto dal piano di restituzione alla UE.

L’intervento di Beppe Ghisolfi è previsto tra le ore 17,50 e 18,05.

Il forum sarà premesso dalla sezione mattutina, dedicata ai saluti e agli interventi programmatici, con le seguenti autorità: i Professori universitari Franco Cotana, Andrea Cardoni e Massimo Marotta; Domenico Mauriello, responsabile servizi internazionali di Unioncamere; Mauro Alfonso, amministratore delegato di Simest, società della Cassa depositi e prestiti per il sostegno finanziario delle imprese all’estero; Maria Ines Aronadio, responsabile made in Italy per l’Istituto del commercio estero; Pierfrancesco Gaggi, capo delle relazioni internazionali dell’Associazione bancaria italiana; Riccardo Concetti, presidente della Società UmbriaExport; Paola Liberace, a capo della Vetrya Spa specializzata in progettazione di servizi e piattaforme digitali; Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri.

L’Italia, con un mercato interno statico e stazionario prima del covid, ha molto investito negli anni e nei lustri passati per basare la propria stabilità e tenuta economica sulle esportazioni. Una vocazione da ripensare nel mutato scenario internazionale, che impone una filosofia del tutto nuova per quello che riguarda il commercio esterno e l’assetto di interi settori identificativi del made in Italy nel mondo.