Mondovivo: raccolte 1800 firme contro la costruzione di un polo logistico a Mondovì

17 novembre 2020 | 18:47
Share0
Mondovivo: raccolte 1800 firme contro la costruzione di un polo logistico a Mondovì

L’esito della petizione è stato preannunciato in una lettera indirizzata all’amministrazione comunale, a cui è stato anche richiesto di fissare un incontro di approfondimento

“Oggi abbiamo inviato l’esito della raccolta firme per la nostra petizione al Comune di Mondovì, nello specifico al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e all’assessore all’Urbanistica ed Edilizia, ai Lavori Pubblici e al Patrimonio”.

Con queste parole il comitato “Mondovivo”, nato nel capoluogo monregalese per provare a scongiurare la possibile realizzazione di un polo logistico nell’area dell’ex “Cobra”, ha annunciato di avere raccolto 1800 sottoscrizioni, divulgando in seguito il testo della lettera indirizzata agli amministratori cittadini.

“Egregi signori, facciamo seguito all’incontro del 3 agosto 2020, cortesemente ospitato presso i locali del Comune di Mondovì, in occasione del quale vi abbiamo presentato la neocostituita associazione Mondovivo e le istanze che porta avanti nell’ambito della tutela e promozione del territorio, dell’ambiente e della salvaguardia delle aree rurali piemontesi, manifestando altresì la contrarietà delle comunità interessate alla realizzazione di un polo logistico nell’area dell’ex ‘Cobra’, si legge nel documento.

“Come ci avete suggerito in tale sede, dopo il nostro incontro l’associazione Mondovivo si è attivata per la raccolta firme a sostegno di una petizione, che accludiamo alla presente, recante la richiesta alle autorità competenti di assumere ogni iniziativa per la tutela dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali del Piemonte, in particolare nel territorio del Comune di Mondovì e dei Comuni confinanti, abbandonare l’ipotesi di realizzare un polo logistico nell’area ex ‘Cobra’ che si estende nel territorio delle frazioni di Breolungi e Pogliola del Comune di Mondovì (in quanto non sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico) e valutare la riconversione e riqualificazione della suddetta zona, valorizzando la sua collocazione rurale, nel rispetto dell’ambiente, della cultura contadina, delle tradizioni locali e della qualità della vita dei numerosi abitanti del luogo”.

E ancora: “Come potrete avere appreso dagli organi di stampa, l’associazione ha organizzato diversi punti di raccolta firme a Mondovì e ha raccolto in pochi mesi circa 1800 firme ‘fisiche’ (numero che continua a crescere di giorno in giorno e che non tiene conto delle pur numerose manifestazioni di sostegno online) a sostegno della petizione, trovando altresì il supporto di altre realtà associative quali il forum ‘Salviamo il Paesaggio’ e ‘Italia Nostra – Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione’. Alla luce di quanto precede, vi saremmo grati se poteste indicarci una vostra disponibilità per organizzare, appena possibile, un incontro in occasione del quale potremo consegnarvi le firme raccolte a sostegno della petizione e confrontarci in relazione alla tematica in oggetto e ai suoi aggiornamenti, in modo da poter dare una prima risposta alle istanze e alle preoccupazioni manifestate da tanti cittadini. Il dado è tratto”.