Il consigliere Paolo Bongioanni sulla vicenda dei 4 fratelli di Cuneo: “E’ un dramma angosciante”

20 novembre 2020 | 17:00
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Il consigliere Paolo Bongioanni sulla vicenda dei 4 fratelli di Cuneo: “E’ un dramma angosciante”

Il fratello maggiore ha scritto a Bongioanni raccontando la loro storia che a sua volta l’ha inviata al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

Scrive il consigliere regionale Paolo Bongioanni in merito alla delicata vicenda dei quattro fratellini di Cuneo:

Questa settimana mi ha scritto un ragazzo di 16 anni il cui nome inizia con la lettera F, e così lo chiamerò. Mi ha raccontato la sua storia, la sua e quella dei suoi tre fratelli, un fratello e due sorelle: C di 14anni, L di 11 e M di 6. Così, dopo aver sentito la validissima Ylenia Serra, la Garante Regionale dell’Infanzia, che per questa situazione si è già attivata in tutte le sedi, ho poi parlato con la mamma dei 4 ragazzi, A. B., una donna coraggiosa che
ha perso il sorriso e ha il volto scavato dal dolore.
Adesso vi racconterò la loro storia, una storia che mi fa venire i brividi, i brividi come genitore che è stato figlio e come uomo, una storia che mi fa chiedere come sia possibile, nel terzo millennio, che 4 bambini debbano vivere questo incubo.
F, C ed L oggi sono in tre diverse comunità e la piccola M di 6 anni è stata affidata ad una famiglia, questo a seguito di una serie di eventi che la mamma mi racconta così: “… a marzo del 2018 mi sono separata, a settembre dello stesso anno vengo a conoscenza che il mio ex marito aveva abusato di 3 miei figli. A quel punto faccio partire una denuncia penale nei suoi confronti che porterà a due CTU, una penale e una civile. Entrambe non terranno minimamente conto dei miei racconti e di quelli dei ragazzi, e porteranno il 2 dicembre 2019 all’allontanamento dei miei quattro figli per inserirli a casa dei nonni paterni. Da quel giorno, i miei figli subirono le pressioni dei nonni, dei servizi socio assistenziali, dell’avvocato curatore, affinché modifichino la loro versione. A marzo 2020, dopo che la NPI
(Neuropsichiatria infantile) di Cuneo ha ascoltato i miei figli ha deciso di elaborare un progetto dove i ragazzi tornavano a casa, visto l’enorme disagio in cui si trovavano. Non si sa bene per quale motivo questo progetto, che andava a favore della salute psicofisica dei miei figli, non è stato approvato. Il 10 luglio 2020 i miei figli sono stati prelevati con l’uso della forza in modo coatto, con un blitz dei carabinieri e trasferiti in tre comunità differenti. Mia figlia più piccola è stata portata in una famiglia nel cuneese, tale famiglia è
stata secretata e io non ho contatti con lei se non una volta ogni sette giorni, per un’ora. Non ho nessun confronto con un adulto per poter capire mia figlia come sta e come vive questa situazione. Aspetto assai più grave, la bambina temo sia costretta a chiamare i due della famiglia affidataria mamma e papà. Preciso che io ho piena la responsabilità genitoriale. Per quanto riguarda i miei tre figli più grandi ho il diritto di sentirli ogni tre giorni. Inoltre, nessuno dei tre va a scuola…”. E aggiungo, da il quotidiano La Repubblica: “… il tribunale
li colloca in comunità divisi, su richiesta del padre, perché i ragazzi smettano di influenzarsi a vicenda e ritrattino le accuse a lui rivolte…”.
Ora condivido con voi la missiva di F che di fatto è la storia di questi ragazzi, accompagnandola con una riflessione: ma quando si allontanano dei bambini da una famiglia, non è per farli stare meglio????:

E allora?
Quando mi sono candidato, un anno e mezzo fa, immaginavo le sfide che mi attendevano (non quella del COVID ovviamente), le avevo anche annunciate e di fatto sono quelle vivo quotidianamente e che si possono riassumere nel recepire le problematiche del territorio e trovar risposta, ma questa non me l’aspettavo. È un dramma così angosciante che non so neanche da che parte prenderlo e quindi, oltre a farlo conoscere, sensibilizzare l’opinione pubblica, devo trasferirlo a qualcuno che possa intervenire e comincio dal livello istituzionale più alto, quindi questa missiva che condivido con tutti la trasmetto oggi al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.”