Fiabe al telefono e ambientate a Saluzzo con il centralino racconta storie

26 novembre 2020 | 16:25
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Fiabe al telefono e ambientate a Saluzzo con il centralino racconta storie

Le nuove proposte per i più giovani della biblioteca civica

Proprio come lo intendeva Gianni Rodari nel suo libro del 1962: un modo per sentirsi più vicini e uniti.

La Sezione ragazzi (affidata da luglio a «Itur») della Biblioteca civica del Comune di Saluzzo, chiusa in questi giorni per i prestiti di libri causa «zona rossa», lancia nuove iniziative dedicate ai più piccoli.

Martedì 1 dicembre prende il via «Favole al telefono», come il titolo della raccolta rodariana.

Si tratta di un “centralino racconta storie” che si può chiamare tutti i martedì dalle 16 alle 18. Così, bambini e ragazzi saluzzesi, dai 3 agli 11 anni, potranno ascoltare fiabe, racconti, filastrocche e poesie selezionate dagli operatori della Sezione ragazzi della biblioteca, direttamente al telefono, al numero 328 0112631. «Le restrizioni per la pandemia – dice l’assessore alla Cultura Attilia Gullino – ci obbligano a ripensare le modalità in cui viviamo la socialità e la cultura. Il personale della biblioteca, con gli educatori-operatori addetti della Sezione ragazzi, ha ideato questa modalità per far trascorrere momenti lieti e spensierati ai piccoli cittadini che sono costretti in casa, spesso da soli con i genitori, quindi con adulti.

Il telefono è uno strumento democratico e popolare perché tutti ne hanno uno e crediamo che debba essere usato per scopi intelligenti come il racconto di una storia che permetta ad un bambino o ad un ragazzo di svagarsi un po’ e di sognare mondi lontani e fantasiosi, in attesa, magari, di approfondire con un libro o di organizzare giochi con gli amichetti, quando sarà nuovamente permesso».

Ad ogni chiamata, un racconto diverso. «Basterà mettersi comodi – spiegano gli operatori della biblioteca -, digitare il numero e comunicare la propria età: un’operatrice leggerà un brano scelto appositamente per voi». Sabato 28 novembre, inoltre, è al via un’altra iniziativa, sempre per i più piccoli. E’ «C’era una volta… a Saluzzo», cioè la rivisitazione di fiabe classiche per bambini, ambientate nel territorio dell’antico Marchesato.

«Crediamo sia una splendida occasione – precisano dalla biblioteca – per riascoltare storie intramontabili, ritrovando però i personaggi in luoghi conosciuti, magistralmente riprodotti dai disegni di Rosanna Pasero». Per seguire racconti e vicende “alla saluzzese” è sufficiente accedere alla pagina Facebook della Biblioteca civica (@BibliotecaSaluzzo), il sabato dalle 16, con cadenza quindicinale. «I nostri giovani spettatori – aggiungono – saranno invitati a seguire la pagina Facebook fin dal mercoledì precedente per scoprire cosa accadrà nei giorni seguenti: verranno lanciati indovinelli e lasciati indizi, fin a rivelare il titolo.

Non vi resta che seguire il nostro account social». «La cultura in senso ampio – dice l’assessore Andrea Momberto – è da sempre uno dei motori principali della nostra comunità e il Comune, con gli operatori della Biblioteca civica, sta portando avanti il suo impegno in questo settore, anche in questi mesi tanto complicati. Creare spazi di sogno ed evasione per i più piccoli è fondamentale per la loro crescita e la loro maturazione.

Per noi i giovani sono una priorità e continuiamo ad offrire loro occasioni educative e di svago, anche a distanza, anche riscoprendo strumenti e modalità che sanno di passato ma che ci proiettano nel futuro prossimo». Le nuove proposte sono state condivise con il Consiglio di Biblioteca.

Il presidente Davide Debernardi dice: «Gli utenti giovani della nostra biblioteca civica sono molto numerosi. In un momento delicato come questo, dove le attività sono ridotte al minimo, in particolare, per i più piccoli, è importante continuare a creare occasioni a loro dedicate e per fornire strumenti per permettergli di avvicinarsi al variegato mondo della cultura che comprende libri, favole, racconti e anche relazioni, nelle modalità che ci sono consentite oggi dall’emergenza sanitaria».