Don Romano Robaldo è morto: l’addio commosso delle comunità di Lisio e Viola

26 novembre 2020 | 10:57
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Don Romano Robaldo è morto: l’addio commosso delle comunità di Lisio e Viola
Don Romano Robaldo

Il sacerdote si è spento all’età di 83 anni nei giorni scorsi presso la Casa del Clero di Vicoforte. Per decenni ha guidato le parrocchie della valle Mongia e a Lisio è stato affisso un manifesto in sua memoria

Si è spento nei giorni scorsi, presso la Casa del Clero di Vicoforte, don Romano Robaldo, 83 anni, storico parroco della valle Mongia. Un uomo buono, semplice e riservato, che dietro a quel suo carattere talvolta un po’ burbero nascondeva un grande cuore.

Nato a Valcasotto il 5 luglio 1937, dopo gli studi e la formazione in seminario è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1961 dall’allora vescovo, Monsignor Sebastiano Briacca.

Prima viceparroco a Saliceto e a Mondovì Carassone poi, nel 1971, è stato nominato parroco di Lisio, dove è rimasto per ben 47 anni. Negli anni, ha esteso il suo servizio pastorale alla parrocchia di Battifollo dal 1988 al 2002, a Viola Castello dal 1988 al 2018 e infine a Viola San Giorgio dal 2002 al 2018.

A Lisio, per ricordare l’ex parroco, è stato affisso un manifesto con la sua foto e la scritta a grandi caratteri “Ciao Don Romano… e grazie per i tanti anni che abbiamo passato insieme”. “Se ne è andato un  pezzo di storia di Lisio – sottolinea il sindaco, Stefano Rossi -; con lui il paese ha condiviso un ‘cammino’ lungo quarantasette anni. Con discrezione è sempre stato presente, vicino a tutti i parrocchiani, ha partecipato a gioie e dolori. Sapeva dialogare con tutti e per tutti  aveva sempre un parola buona, di conforto”.

Marco Lombardi, ex sindaco di Lisio, aggiunge poi che “era unico nel suo genere. Riservato e solitario, si arrangiava sempre, non aveva mai bisogno di nessuno, grande risparmiatore e con un senso dell’umorismo che esternava solo alle persone più strette. Ricorderò sempre quella sua vecchia Cinquecento degli anni Settanta, che usava per spostarsi e che utilizzava sempre a motore spento, in discesa, ‘per risparmiare e inquinare meno!’. Ci lascia un gran vuoto, perché tutti i lisiesi gli han voluto tanto bene”.

Per tanti don Romano è stato il faro cui guardare nei momenti di tempesta e di dolore della vita e anche l’amministrazione comunale di Viola, unitamente all’intera comunità, lo ricorda con profonda commozione: “Un uomo buono, umile, corretto, riservato e che non amava apparire, ma che ha saputo essere una guida solida e un punto di riferimento importante per l’intera comunità del nostro paese – spiega il sindaco, Danilo Donetta –. Molteplici sono state le opere realizzate grazie a lui per le nostre parrocchie, grande è sempre stata la sua disponibilità nei confronti dei parrocchiani di tutte le età. Gli saremo sempre grati e riconoscenti per la sua rettitudine e l’impegno di servizio alla chiesa”.

Dalla parrocchia di Viola e Viola Castello i fedeli, nella persona di Marta Begliatti, asseriscono che “la sua dipartita improvvisa ci ha lasciato attoniti e con il cuore pieno di tristezza. Vogliamo ringraziare ancora una volta don Romano per tutto quello che ci ha trasmesso. Nulla lo fermava, anche con la tormenta e la neve lui c’era. Con il suo carattere riservato e caparbio ci ha guidato sulla via della fede. La sua semplicità e il suo ricordo rimarranno sempre nel cuore di tutti noi. Come ci disse alla fine dell’ultima sua celebrazione, ‘Questo non è un addio, ma un arrivederci'”.