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“Covid in Italia già nell’estate 2019”: anticorpi del virus trovati anche in pazienti piemontesi

15 novembre 2020 | 10:18
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“Covid in Italia già nell’estate 2019”: anticorpi del virus trovati anche in pazienti piemontesi

La rivelazione giunge direttamente da uno studio pubblicato l’11 novembre su “Tumori Journal” e avente come primo firmatario Giovanni Apolone, direttore scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano

La rivelazione giunge direttamente da uno studio pubblicato l’11 novembre su “Tumori Journal” e avente come primo firmatario Giovanni Apolone, direttore scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano: il Coronavirus circolava liberamente in Italia già nell’estate 2019.

No, non si tratta dell’ennesima fake news a tema Covid; a supportare l’informazione, infatti, ci sono i dati statistici, che rivelano che nel mese di settembre del 2019 gli anticorpi del virus erano presenti nel 14% dei pazienti sottoposti a screening per il cancro al polmone nel contesto del progetto “Smile”, che sino a marzo 2020 ha coinvolto 959 volontari sani per sottoporli a Tac spirale ai polmoni e analisi del sangue.

In particolare, come ha spiegato lo stesso Apolone ai microfoni del Tg1, su 959 campioni esaminati, 111 sono risultati positivi all’immunoglobulina G (16 casi) o all’immunoglobulina M (97 casi). Ci sono anche le date: 23 positività sono risalenti a settembre, 27 a ottobre, 26 a novembre, 11 a dicembre, 3 a gennaio e 21 a febbraio.

In questa indagine è coinvolto anche il Piemonte, poiché i campioni di sangue positivi sono giunti soprattutto dalla Lombardia e dalla nostra regione, oltre che da Lazio, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto.

Nello studio pubblicato, inoltre, si legge:Già da novembre 2019 molti medici di medicina generale hanno iniziato a segnalare la comparsa di gravi sintomi respiratori in persone anziane e fragili con bronchite bilaterale atipica, che è stata attribuita, in assenza di notizie sul nuovo virus, a forme aggressive di influenza stagionale”. Era il Coronavirus, ma ancora non si sapeva.