Coronavirus, in Piemonte alberghi assistiti per gli ultra65enni asintomatici o paucisintomatici

1 novembre 2020 | 18:43
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Coronavirus, in Piemonte alberghi assistiti per gli ultra65enni asintomatici o paucisintomatici

Pubblicato sul sito della Regione l’avviso per la manifestazione di interesse. Un secondo progetto coinvolgerà altre strutture alberghiere per soggetti in quarantena totalmente autosufficienti che non necessitano di assistenza sanitaria

La Regione Piemonte vara l’ennesima mossa per affrontare nel migliore dei modi la seconda ondata della pandemia di Coronavirus. Quest’oggi, infatti l’Unità di Crisi ha emesso un avviso per la creazione di alberghi assistiti, ovvero strutture alberghiere con supporto socio-sanitario da riservare a pazienti ultra65enni, autosufficienti o parzialmente autosufficienti, risultati positivi in forma asintomatica o paucisintomatica.

Possono presentare domanda con la massima urgenza tutti i soggetti già coinvolti in progetti di assistenza e cura (imprese, cooperative, enti no profit) e tutte le strutture ricettive in grado di fornire i servizi richiesti attraverso raggruppamenti di impresa con realtà specializzate del settore.

“Ogni albergo assistito – spiegano dalla Regione – dovrà garantire un minimo di 20 camere provviste di bagno all’interno, il servizio di colazione, pranzo e cena, il cambio e la sanificazione della biancheria al massimo ogni tre giorni, 2 operatori socio-sanitari ogni 20 ospiti, un infermiere professionale che effettua 3 passaggi diurni di due ore per 20 ospiti, la reperibilità infermieristica 24 ore su 24. La fornitura dei dispositivi di protezione individuale sarà a carico del gestore. I medici di medicina generale o delle Usca garantiranno, invece, il supporto medico”.

L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, rileva che un numero considerevole di ricoveri in ospedale riguarda persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti positive al Covid-19 asintomatiche o paucisintomatiche che, pur non necessitando di un livello di cure di tipo ospedaliero, vengono ricoverate per la difficoltà di mantenere una condizione di isolamento o per l’assenza di una rete sociale valida. In questo modo possiamo offrire l’assistenza necessaria a questo tipo di pazienti e al contempo liberare posti letto per gli altri ammalati”.

Parallelamente al progetto degli alberghi assistiti, la Regione Piemonte ha messo in campo una seconda misura che coinvolge il sistema alberghiero per pazienti totalmente autosufficienti, dimessi dagli ospedali ma ancora positivi, che non necessitano di supporto sanitario ma non possono stare a casa in attesa di diventare negativi. Il servizio è pensato in generale anche per chiunque non può fare la quarantena a casa e ha bisogno di uno spazio.

“Al momento – riferiscono dalla Regione – sono stati già individuati 1000 posti disponibili presso le strutture alberghiere di tutte le provincie piemontesi. 815 posti sono disponibili negli alberghi della provincia di Torino, 34 nell’Alessandrino, 20 nell’Astigiano, 20 nel Cuneese, 65 nel Novarese, 31 nel VCO e 16 nel Vercellese”.

“Il lavoro è stato fatto con la Protezione civile tramite le Federalberghi provinciali – aggiunge l’assessore regionale alla Protezione Civile, Marco Gabusi –, avendo cura di selezionare le strutture con il maggiore comfort per gli ospiti tra i 3, 4 e 5 stelle disponibili. Una volta individuate le strutture, le Asl valutano l’adeguatezza di spazi e servizi e procedono a contrattualizzare gli alberghi. Si tratta di un’attiva in progress, per cui potrebbero arrivare ancora ulteriori disponibilità”.

“Ancora una volta – ha concluso l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio – la collaborazione tra pubblico-privato si rende proficua e indispensabile. Un ringraziamento a tutte le strutture ricettive che vorranno partecipare e collaborare per queste due misure, andando così ad aiutare quelle realtà assistenziali in difficoltà a causa del complesso momento storico che stiamo vivendo”.