il punto della situazione |
Altre News
/
Società
/

Alba, in consiglio comunale si affronta la crisi del Gruppo Miroglio

28 novembre 2020 | 12:33
Share0
Alba, in consiglio comunale si affronta la crisi del Gruppo Miroglio
Alba, in consiglio comunale si affronta la crisi del Gruppo Miroglio
Alba, in consiglio comunale si affronta la crisi del Gruppo Miroglio

Intervenute anche le organizzazioni sindacali dando voce agli ex dipendenti e alla loro preoccupazione per il futuro

Alba. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 27 novembre, in diretta streaming sul canale YouTube della Città di Alba si è riunito il Consiglio comunale.

Nella prima parte della seduta è stato affrontato il delicato tema della crisi del Gruppo Miroglio.

Dopo la prima chiusura a luglio della Stamperia di Govone con 151 dipendenti rimasti senza lavoro, martedì 3 novembre l’azienda ha annunciato, nell’ambito di un progetto di riorganizzazione relativo alla divisione Textile, la chiusura della Business Unit Tessuti, specializzata nella stampa tradizionale. Ottantaquattro i lavoratori coinvolti.

Al Consiglio hanno partecipato in videocall le organizzazioni sindacali con Vito Montanaro (Uiltec Uil) che nel suo intervento ha dato voce agli ex dipendenti e alla loro preoccupazione per il futuro, insieme ad Angelo Vero (Femca Cisl) e Mariagrazia Lusetti (Filctem Cgil).

A nome del gruppo tessile ha parlato il direttore delle risorse umane Alessio Fois, comunicando che, dei 235 lavoratori complessivi, 41 sono stati ricollocati internamente mentre 43 sono stati avviati al prepensionamento o hanno trovato una nuova occupazione.

Sono poi intervenuti per la minoranza il consigliere Olindo Cervella e per la maggioranza il consigliere Gianni Marengo.

In chiusura il sindaco Carlo Bo: “Lo scorso 30 luglio si è tenuto un Consiglio comunale aperto dedicato al Gruppo Miroglio, a cui i 151 lavoratori della Stamperia di Govone hanno potuto assistere dal maxischermo installato sotto i portici del Municipio. Dopo quattro mesi ci ritroviamo di nuovo in Consiglio, ma questa volta, per via delle norme anti-Covid, gli 84 dipendenti coinvolti dalla nuova chiusura non hanno avuto la possibilità di partecipare, affidando le loro parole a uno scritto letto oggi dai sindacalisti, in cui traspare chiara la delusione e la preoccupazione, ma anche l’attaccamento all’azienda e la loro dignità. E’ un momento difficile sotto ogni profilo e per ogni settore, non solo per il tessile. Sicuramente il peggiore per ricevere una notizia come questa. Le prospettive non sono facili e servirà ancora più impegno da parte nostra e di tutte le realtà che hanno già dato il loro contributo al Tavolo nato per supportare i lavoratori nella ricollocazione. Dobbiamo affrontare questo problema uniti, coinvolgendo anche tutti gli altri enti”.

“Insomma, un’altra brutta batosta da digerire e da dover gestire a livello occupazionale e sociale per l’intero territorio” – conclude Vito Montanaro, Segretario Territoriale Uiltec Asti-Cuneo.