A Bra sono 556 i positivi al Coronavirus

20 novembre 2020 | 14:55
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A Bra sono 556 i positivi al Coronavirus

“Da un’elaborazione dei dati a livello territoriale, in continua evoluzione, si nota un lieve rallentamento dell’infezione su base settimanale, pur sempre però in crescita: rispetto ad una settimana fa, i positivi sono +15%; nella settimana precedente (6/11 – 13/11) i nuovi positivi erano +26%” spiega il sindaco Gianni Fogliato.

Come indicato dalla mappa della Regione sull’andamento del contagio in Piemonte (ultimo aggiornamento 19 novembre ore 11), sono 556i domiciliati a Bra attualmente positivi al coronavirus.

Di questi, 30 sono ricoverati all’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, mentre circa 50, seppur ancora inseriti nel portale, sono già considerati dall’Aslcome a “percorso concluso” (circolare 12/10 del Ministero della Salute)Da un’elaborazione dei dati a livello territoriale, in continua evoluzione, si nota un lieve rallentamento dell’infezione su base settimanale, pur sempre però in crescitarispetto ad una settimana fa, i positivi sono +15%; nella settimana precedente (6/11 – 13/11) i nuovi positivi erano +26% – spiega il sindaco Gianni Fogliato.

La situazione resta comunque a un livello di criticità elevato. L’appello è di continuare a rispettare le regole basilari per il contenimento della pandemia (igiene, mascherina, distanziamento) e di limitare le attività e gli incontri non indispensabili. Il tutto non perché ci viene imposto, ma perché – come ha ben spiegato recentemente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ne siamo convinti: liberi e quindi responsabili verso gli altri e verso noi stessi, per dovere di solidarietà. Una solidarietà che invito a rivolgere anche verso il tessuto produttivo braidese, duramente colpito dalle conseguenze dell’emergenza – conclude il sindaco Fogliato –: per i nostri acquisti e servizi scegliamo negozi e botteghe di vicinato, anche tramite take away e consegne a domicilio, diamo valore a commercio e artigianato e sosteniamo le piccole e medie imprese cittadine, spesso a conduzione famigliare. Sono il nostro grande patrimonio comune, mai come in questo momento da difendere e valorizzare”.