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Vernante non è più Covid-free

27 ottobre 2020 | 15:39
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Vernante non è più Covid-free

La comunicazione del sindaco e l’opinione in merito all’ultimo DPCM

Vernante. “Vernante non è più Covid-free” a comunicarlo il sindaco con un post su Facebook.

Attualmente sulla piattaforma regionale risulta esserci un solo caso di positività riconducibile ad un anziano ricorso a cure in struttura ospedaliera.

Prosegue: “Sono tuttavia a conoscenza di un altro caso di positività al Covid-19, trattandosi di un mio familiare, asintomatico in autoisolamento volontario che però non è stato ancora inserito nella piattaforma della mappatura regionale.
In queste ore sono in tanti che hanno effettuato o che dovranno sottoporsi al tampone.
Il mio pensiero, interpretando credo l’opinione di tutti, va a coloro che potrebbero risultare positivi, soprattutto perché non siano soggetti a gravi sintomi di salute, né tanto meno debbano incorrere a ricoveri in ospedale.
Mi rivolgo inoltre a tutti affinché, se dovessero esserci situazioni difficili di casi particolari o se si fosse in presenza di persone anziane e/o sole, si faccia riferimento al Comune che si prenderà in carico ogni singola esigenza.””

Fa riferimento anche all’ultimo DPCM esprimendo la sua opinione in merito: “Il nuovo DPCM in vigore dalla data odierna sta destando molte criticità e molti dubbi.
Credo sia auspicabile, pur nel rispetto delle nuove norme di distanziamento e di limitazione dei posti, una rivisitazione urgente del blocco di chiusura delle ore 18 per le attività di ristorazione, bar, pub e gelaterie soprattutto per quelle aree interne e marginali dei territori montani che rappresentano presidi economici fondamentali per la sopravvivenza delle nostre comunità.
E giunto ormai il momento in cui norme e regolamenti devono essere adottati ed applicati in modo diverso tenendo conto delle disuguaglianze che caratterizzano le terre alte rispetto ai grandi centri cittadini.
Gli esercizi commerciali tutti dei territori montani hanno saputo riorganizzarsi in questa emergenza per meglio gestire i flussi e gli accessi, Questa chiusura rischia di mettere a rischio anche le filiere agro-alimentari e a impoverire un territorio già molto fragile e che sta curandosi troppe lacerazioni ultima in ordine di tempo l’alluvione di inizio ottobre.”